GIORDANI ELIDE
Cronaca

"Nei distretti di Cesena e Rubicone non c’è carenza di posti disponibili"

Francesco Sintoni (Ausl Romagna): "La normativa non consente deroghe"

"Nei distretti di Cesena e Rubicone non c’è carenza di posti disponibili"

"Nei distretti di Cesena e Rubicone non c’è carenza di posti disponibili"

C’è chi se ne andrebbe domani (per non incorrere nella tagliola della Finanziaria che alza l’età pensionabile) e chi vorrebbe protrarre il tempo del servizio ai propri affezionati pazienti anche oltre la pensione. Peraltro nel Cesenate si va in controtendenza rispetto alla ormai cronica mancanza di medici che vadano ad occupare le condotte. In Emilia-Romagna ne restano sguarnite la metà, soprattutto nelle zone montane e isolate, qui, invece, sono quasi tutte coperte. Sacrificando però il principio delle prossimità.

E allora, dottor Francesco Sintoni, responsabile dei distretti sanitari dell’Asl, perché non cogliere la disponibilità di chi allungherebbe volentieri il proprio servizio attivo?

"Il fatto è che la normativa vigente, istituita in epoca Covid, consente a un medico di medicina generale vicino alla pensione di rimanere in attività fino al 72esimo anno, al massimo, solo nel caso in cui nell’ambito territoriale in cui opera sussista una oggettiva carenza di medici".

Ma ci sono posti disponibili per chi deve scegliere il medico di base?

"Nei due distretti di Cesena-Valle Savio e Rubicone ce ne sono più di quattromila. Non si può parlare, dunque, di carenza oggettiva".

Vale anche se il medico che ha ancora capienza è distante dalle residenza del paziente?

"La legge attuale non prevede che ci siano medici di base in ogni frazione, il bacino di riferimento è più ampio. Prima, quando i pensionamenti dei medici erano in equilibrio con i nuovi ingressi, si era mantenuta un’accentuata capillarità, benché non fosse normativamente definita come succede per le farmacie. Le disposizioni di legge odierne non impongono al medico di aprire un ambulatorio dove se ne ravvisa la necessità".

Non si possono attuare deroghe dove c’è una forte richiesta da parte degli assistiti?

"Allo stato attuale no. Bisogna scegliere il medico laddove ci sono ancora posti disponibili. Andrebbe modificata la normativa e l’Asl non ha questa facoltà".

Ci sono attualmente località sguarnite?

"Abbiamo attivato proprio due giorni fa le nuove convenzioni per Montiano, San Carlo, Gambettola, Gatteo. Non hanno trovato disponibilità quelle di S.Giorgio e di Roncofreddo dove opera un medico temporaneo. Entro marzo verranno pubblicati altri bandi, tra quelli ci sarà anche Macerone".

Ci sono assistiti che lamentano lunghe file o scarsa attenzione da parte dei medici oberati dal numero dei pazienti.

"Il massimale sarebbe 1800 pazienti, ma su Cesena la soglia di fatto è inferiore poiché non esistono carenze oggettive. Anzi, ci sono tre medici che hanno poco più di 100 assistiti".