"No alla chiusura della scuola d’infanzia"

Il gruppo Insieme per Sogliano al Rubicone contesta la decisione del Comune per il 2023

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di Ermanno Pasolini

A Sogliano al Rubicone non si placano le polemiche sollevate dal gruppo di minoranza Insieme per Sogliano al Rubicone che ha presentato un’interpellanza al Comune per conoscere il futuro della scuola per l’infanzia ’Padre Venanzio Reali’ di Rontagnano e di quella di Ponte Uso. Contestano il fatto che la sindaca Tania Bocchini ha annunciato che per l’anno scolastico 2023-2024 verrà chiusa la scuola dell’infanzia nella frazione di Ponte Uso che avrà 3-4 bimbi, mentre verrà mantenuta quella di Rontagnano con 11. La prima contestazione riguarda l’incontro che la sindaca Tania Bocchini avrebbe dovuto avere con il provveditore agli studi. Dice Rossana Laghi capogruppo di minoranza: "Al di là della data esatta, che di logica può solo essere compresa tra l’1 e il 15 luglio, il fatto di averlo incontrato così tardi a distanza di un mese e mezzo dall’inizio della scuola per noi è un dato significativo. L’importante e proficuo colloquio con il Provveditore era da farsi anzi tempo quando i numeri già a disposizione della giunta erano evidenti e le iscrizioni anche. Abbiamo sottolineato l’importanza di una proposta educativa e innovativa che fosse attrattiva per le famiglie dei bambini in età da infanzia, poiché al giorno d’oggi sempre di più le famiglie cercano non solo lo spazio educativo in risposta alla necessità di iscrivere i propri figli a scuola ma valutano soprattutto i contenuti della scuola stessa, la didattica e l’offerta formativa quali elementi fondanti". Rossana Laghi invita poi la giunta e riconsiderare il fatto di chiudere la scuola d’infanzia di Ponte Uso.

"E’ una frazione in espansione - dice - la visione politica del futuro del nostro paese non può essere quello di chiusura: noi dobbiamo fare l’impossibile perché non avvenga. Prima di chiudere una scuola l’amministrazione comunale deve rapportarsi con dirigente, provveditore e chi di competenza, e cittadini. Serve assolutamente un lavoro di squadra ben strutturato, articolato con incontri e confronti frequenti con la scuola e con la cittadinanza. Non solo è giusto ma è doveroso che un’amministrazione faccia il possibile e l’impossibile per tenere aperte le scuole e garantire questi servizi che sono fondamentali. Non condividiamo il fatto di pensare che tenere aperta una scuola con quattro cinque iscritti sia demagogia. Il comune di Sogliano ha approvato progetti per la valorizzazione del territorio, eventi culturali costosi e importanti che hanno come fine quello della promozione, riqualificazione e ripopolamento nelle frazioni e la giunta pensa alla chiusura di un plesso? Non è coerente. L’amministrazione ha il dovere di impegnare le risorse in questi servizi fondamentali".