"Non abbiamo i fondi per il sistema d’allarme"

La dirigente del liceo Alpi vittima dei ladri: "Presi più volte di mira, ma siamo senza risorse". Il preside del ’Curie’: "Bisogna collegarsi alla centrale dell’Arma"

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di Andrea Alessandrini

Scuole nel mirino dei furti: per i dirigenti tempo di straordinari in caserma, come è successo ieri per la preside del liceo linguistico Alpi Valentina Biguzzi, preso di mira dall’effrazione nella notte tra venerdì e sabato:" Ho appena sporto denuncia. Danni per settemila euro: sette computer rubati, porte e infissi rovinati. Almeno abbiamo rimosso le macchinette già prima del Covid, per evitare i furti. In passato ne abbiamo subiti di più nella sede al Cubo che condividiamo col liceo classico, questa volta in piazzale Marx nello stabile dove si trova l’adiacente liceo scientifico. Purtroppo non abbiamo il sistema d’allarme per mancanza di fondi". "Allo scientifico – spiega invece la dirigente del Righi Lorenza Prati – sono state installate le inferriate in tutti gli ingressi su piazza Moro. In seguito a un’intrusione durante il lockdown, unitamente al liceo linguistico, le abbiamo messe anche in corrispondenza degli ingressi nel cortile interno su via Angeloni. Ma non è bastato: nel furto ci siamo visti sottrarre un pc dall’ingresso per la rilevazione delle presenze e sono stati aperti un paio di distributori di bevande". Anche le altre scuole nei pressi della stazione sono insidiate. "C’è stato un periodo in cui quasi tutti i fine settimana, la sera, suonava l’allarme. Erano estranei che tentavano di entrare- spiega Simonetta Bini del liceo classico – . Abbiamo ampliato il raggio di azione dell’allarme: quando suona arriva la sicurezza notturna e per i ladri è un deterrente. Hanno provato a rompere i vetri, ma il sistema sfondamento ha tenuto".

Difficile trovare scuole passate indenni alle effrazioni. I ladri hanno preso di mira qualche tempo fa anche il bar dell’istituto professionale Comandini forzando una porta sul retro e ignorando l’allarme che suonava, ma nel registratore di cassa c’era poca cosa. Anni fa il preside del Pascal-Comandini pattugliò la scuola di notte contro furti e lamentò in una lettera di essere stato costretto a fare la sorveglianza perché lasciato solo dalle istituzioni.

L’istituto superiore ’Curie’ di Savignano è uno di quelli non violati negli ultimi tempi. "Almeno da quando sono qua io - informa il preside Mauro Tosi - non ci sono stati furti con ingresso dall’esterno. Danno buoni frutti il sistema d’allarme collegato alla centrate dei carabinieri e un buon rapporto con le forze dell’ordine".

Valentina Ancarani ha la delega in Provincia per l’edilizia scolastica: "Gli istituti intervengono autonomamente con i loro fondi per la sicurezza, noi curiamo la manutenzione degli edifici". Ma c’è chi i fondi non li ha. Anche le scuole elementari comunali sono finite spesso nel mirino dei furti: dopo il maxifurto alla primaria Carducci nel 2018, l’ultima colpita è quella di Macerone, ma con benefattori pronti a donare più pc di quelli rubati.