Nove Colli, un affare da 5 milioni "Ma per gli hotel evento sotto tono"

Oltre 9mila iscritti: attese 25mila persone per l’edizione della gran fondo più importante d’Europa. Ma rispetto agli anni d’oro i numeri sono in calo: "Prima della pandemia gli alberghi erano pieni"

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La riviera e la Romagna si preparano ad ospitare domenica l’edizione 2022 della Nove Colli, la gran fondo di ciclismo più importante d’Europa, con partenza dalla via Cesenatico e dall’area del porto canale, con arrivo in viale Carducci davanti alla colonia Agip. Dopo tre anni si torna alla normalità, e cioè alla corsa nella penultima domenica di maggio. Nel 2020 la gara venne infatti prima rinviata e poi annullata a causa della pandemia, nel 2021 si disputò in settembre ed ora finalmente nella sua giornata tradizionale e senza restrizioni. Sono 9.017 gli iscritti alla cinquantunesima edizione, con la maggioranza di italiani (8.059), mentre gli stranieri sono 958. Le nazioni rappresentate saranno 46, con 271 atleti tedeschi, 238 svizzeri,104 atleti austriaci, ma ci saranno corridori provenienti da Paesi lontani anche un giorno di volo, come India, Costa Rica, Ecuador, Cile, Bolivia e Nicaragua. Sono iscritti anche due ciclisti provenienti dall’Ucraina. Sfogliando le statistiche, fra i 9.017 iscritti ci sono 8.211 uomini mentre le donne sono 806. Il corridore iscritto più anziano è Angelo Cogliati di Lainate che ha 84 anni ed il più giovane Alessandro Damonte, studente di 17 anni. Nonostante ci siano 3mila iscrizioni in meno rispetto alle 12mila degli anni d’oro, la società organizzatrice, il gruppo ciclistico Fausto Coppi con in testa il presidente Andrea Agostini, considerano questo risultato molto buono, visto che altre granfondo hanno dimezzato il numero dei partecipanti. Inoltre in prospettiva era già previsto un tetto di iscrizioni più basso, per garantire maggiore sicurezza e meno disagi, specie nelle primissime salite. Fra partecipanti, accompagnatori e appassionati, è atteso comunque un afflusso di oltre 25mila persone, che nel fine settimana dovrebbe portare una ricaduta di 5 milioni di euro nelle attività economiche della riviera.

La flessione dei partecipanti comporta logicamente minori arrivi e presenze alberghiere, ma su questo pesa anche la concorrenza di località che promuovono la Nove Colli con pacchetti vacanza nella provincia di Rimini e di Ravenna. La sensazione è che, salvo alcune eccezioni, negli alberghi non ci sarà il tutto esaurito, come sottolinea Lenadro Pasini, presidente di Adac Federalberghi: "Dopo due anni di pandemia è fisiologico che la manifestazione sia un po’ in tono minore, tuttavia parliamo sempre di buoni numeri. Noi pensiamo all’aspetto turistico e sportivo, mentre gli appassionati ciclisti devono pensare anche ai costi e a fare i conti con le loro tasche; detto questo, vedo l’edizione 2022 come una buona ripartenza e sicuramente la manifestazione riuscirà bene". Questa tendenza è confermata anche dagli imprenditori che in passato per decenni hanno lavorato molto nella settimana della Nove Colli, come nel caso della famiglia Vernocchi che gestisce l’Hotel Miaramare, l’Hotel New Bristol e il Domus Mea: "Nelle edizioni prima della pandemia, in questi giorni avevamo già tutti e tre gli alberghi pieni, mentre quest’anno abbiamo esaurito le camere al Miramare e al New Bristol siamo al 50 per cento di occupazione". Le 3mila presenze in meno potrebbero dunque essere quelle dei partecipanti che provengono dalle città più lontane ed in questo contesto ci sono imprenditori ed imprenditrici che lanciano già delle proposte per il futuro, come Silvia Pasini dell’Hotel Lungomare e dell’Hotel David: "Sarà una Nove Colli un po’ sotto tono, visto che abbiamo avuto settimane più brillanti già quest’anno. Il Lungomare è quasi completo, mentre all’Hotel David abbiamo ancora delle camere libere. In futuro dobbiamo puntare più sugli stranieri che portano più pernottamenti e presenze".

Giacomo Mascellani