
Le atlete della Nuova Virtus Cesena sono in attesa di certezze
Si decide il futuro cestistico della Nuova Virtus Cesena. Sono giornate intense e fitte di colloqui quelle che sta affrontando il sodalizio dedicato al basket femminile e in merito al quale centinaia di atlete attendono con impazienza di avere certezze. Il quadro di partenza è quello della prima squadra che al termine di una stagione sulle montagne russe ha acquisito una meritata salvezza nel campionato di serie B, arrivata dopo le dimissioni di coach Luca Chiadini e prima del passo indietro di Mara Fullin, icona del mondo della palla a spicchi che dopo aver sostituito il tecnico forlivese alla guida del gruppo, ha deciso di lasciare, uscendo dal ‘cerchio magico’ dello sport che ha accompagnato la sua vita fin da ragazzina, per dedicarsi esclusivamente al nordic walking, sua altra grande passione.
Ora, le carte sono in mano a Ivana Donadel, altra leggenda del basket in rosa, in particolare a Cesena, dove all’inizio degli anni novanta vinse scudetto e Coppa Campioni. Donadel sta lavorando per garantire sostenibilità e qualità a un progetto che sul parquet si è ampiamente dimostrato vincente, a partire dalla valorizzazione del vivaio, pietra angolare del sodalizio. In quest’ottica, un intrigante colpo di scena potrebbe essere sul punto di concretizzarsi, rilanciando anche le ambizioni della prima squadra sempre nell’ottica di investire sui giovani talenti di casa.
Il punto a favore del sodalizio cesenate è la qualità del lavoro svolto in palestra negli anni, finito nei radar degli addetti ai lavori di tanti club. In questo senso potrebbe essere sul punto di formalizzarsi un importante accordo di collaborazione con un’altra società del territorio pronta a far crescere le proprie ragazze più promettenti a Cesena, rafforzando così il roster della Nuova Virtus, che a queste aggiungerebbe le sue atlete per allestire una squadra giovanissima ma super motivata pronta ad affrontare il prossimo campionato di serie B con tanta voglia di stupire. Il vantaggio principale sarebbe dunque quello di continuare a far crescere le giovani promesse nel settore giovanile, che verrà in ogni caso confermato in tutti i suoi gruppi, dall’under 19 a scendere fino al minibasket, conservando anche il titolo sportivo legato a un campionato di alto livello.
Quella appena illustrata non è però l’unica opzione possibile. Nel caso in cui non venisse raggiunto nessun accordo di collaborazione, la Nuova Virtus farebbe comunque quadrato intorno al suo vivaio, valutando a quel punto l’opzione di rinunciare ai diritti per la serie B, scendendo in C, riducendo i costi e iniziando una nuova ricostruzione. Partendo dal fatto che il vero patrimonio del club sono le sue tesserate. Quelle che anche in questi giorni stanno continuando ad allenarsi in palestra, sognando in grande.
Luca Ravaglia