di Elide Giordani I numeri sono sempre altissimi ma i grafici elaborati anche questa settimana dall’Asl Romagna suscitano un tiepido ottimismo. Le linee dei contagi totali Covid, nel lasso di tempo tra il 17 e il 23 gennaio, in alcuni distretti tendono lievemente al basso. Abbiamo raggiunto il tetto e siamo in decrescita rispetto alla valanga che ci ha investito nell’ultimo mese? Al momento è una speranza, più vivida in alcune aree anche se i numeri totali riflettono una sostanziale stabilità: erano 37.043 nella settimana precedente, sono 37.181 in quella appena esaminata dall’Asl. Una crescita di appena 138 casi in una settimana in tutta la Romagna. In controtendenza il distretto Cesena-Vallesavio dove il ribasso sembra consolidato già da due settimane. Questo il trend: 8.141 casi, diventati 7.859, poi scesi ancora un po’ a 7.336 nell’ultima rilevazione. Calo netto, ma dalla vertigine di 14.154 casi in una settimana, nel Riminese, mentre crescono i dati di Ravenna e di Forlì che spingono in alto, anche se di poco, i numeri generali. Purtroppo crescono ancora i ricoveri nei reparti Covid di tutta la Romagna (506, erano 467 la settimana scorsa) e nelle terapie intensive (sono 33, erano 29), calano quelli in sub intensiva (da 62 a 54). Si registra inoltre una drammatica impennata di decessi che, nella settimana analizzata, toccano le 72 unità, mai così tanti da novembre, con uno scarto quasi doppio rispetto alla settimana tra il 10 e il 16 gennaio. Non è una sorpresa ma allarma l’impennata di contagi nella fascia di età tra 0 e 11 anni, seguita dai 12-19, mentre scende il numero delle positività tra 20 e 29 che aveva toccato picchi molto alti. Le conseguenze sono le 93 classi in quarantena registrate a Cesena, preoccupanti, ma poca cosa rispetto alle 496 di Rimini, le 223 di ...
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