Nuovo ospedale Cesena, presentati i progetti

Bando, arrivate quattordici buste. Ora tocca alla commissione

Cesena, il rendering del nuovo ospedale

Cesena, il rendering del nuovo ospedale

Cesena, 18 luglio 2019 - Sono quattordici, fra cui due cesenati, i progetti presentati da altrettanti gruppi di progettisti per la realizzazione del nuovo ospedale di Cesena che, com’è noto, sorgerà su 22 ettari di proprietà dell’Asl a Villachiaviche, sull’asse della cosiddetta Gronda-Bretella. Si tratta di un bando europeo per cui è possibile che tra questi ci sia anche qualche titolarità straniera. Una commissione appositamente composta esaminerà le varie proposte che dovranno essere preventivamente validate sulla base delle indicazione del bando i cui termini di consegna sono scaduti proprio in questi giorni.

Secondo il piano di attuazione del nuovo polo ospedaliero – partito ufficialmente il 3 aprile scorso con la presenza a Cesena del presidente della Regione Bonaccini che ha sottoscritto con la Provincia, l’Asl e il Comune il relativo accordo territoriale – il soggetto che progetterà l’opera nel suo complesso verrà individuato entro l’anno in corso. Il progetto prescelto comprenderà proposte sia tecniche che economiche che, ovviamente, dovranno confrontarsi con il budget totale dei 156 milioni di euro già messo a disposizione dal precedente governo sulla base della convenzione sottoscritta con Asl Romagna e Regione Emilia-Romagna.

L’impresa vincitrice, o il raggruppamento temporaneo di imprese, che si aggiudicherà il ricco piatto non avrà tuttavia il compito di portare l’opera a conclusione, traguardo previsto di massima entro il 2025. Per l’aggiudicazione dei lavori seguirà un successivo bando. A chi progetterà il nuovo polo, però, potrebbe andare la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza. Secondo il bando il progetto dovrà orientarsi anche entro i termini del disegno di massima già elaborato dall’ufficio di sviluppo edilizio dell’Asl che ha immaginato una piastra (dove concentrare le funzioni sanitarie generali, compresa l’area dell’emergenza/urgenza e i servizi per l’utenza esterna) e sei torri di due o tre piani al massimo (per ospitare le degenze e gli ambulatori medici) che, tuttavia, potranno essere oggetto di modifica da parte dei progettisti. In posizione staccata dal complesso torri-piastra sorgerà un fabbricato sede di alcuni servizi generali e logistici (cucina-mensa-dispensa, officine di manutenzione, locali tecnici, magazzini), collegato al complesso principale tramite un tunnel sotterraneo. Previste aree di sosta per oltre mille posti auto.

Il tutto declinato architettonicamente ed economicamente in termini di sostenibilità territoriale e ambientale. In pratica significherà un adeguato ed efficace sistema dell’accessibilità del trasporto pubblico locale, buona ambientazione ed inserimento paesaggistico, adeguati sistemi del verde e di gestione delle acque, dell’energia, delle reti tecnologiche e dei rifiuti in un’ottica di economia circolare. L’opera si presenta anche come innegabile stimolo a un balzo in avanti dei lavori pubblici in città, coinvolgendo decine di maestranze – e auspicabilmente anche di diverse imprese locali –, artigiani e impiantisti oltreché progettisti ed ingegneri. Per non parlare dei materiali che saranno necessari per la costruzione.