Nuovo ospedale Cesena, partecipano al bando anche le 'archistar' Cucinella e Boeri

Aperte le buste, sono 14 i progetti sottoposti al vaglio dell’Asl Romagna

I rendering del nuovo ospedale

I rendering del nuovo ospedale

Cesena, 21 luglio 2019 - Ancora qualche passo da parte della commissione giudicatrice e sapremo quale architetto (o più presumibilmente quale gruppo) avrà vinto la gara per la progettazione del nuovo ospedale di Cesena (22 ettari in zona Villachiaviche, 156 milioni di euro di investimento, fine dell’opera intorno al 2025). Per il momento si sa che sono 14 i progetti sottoposti al vaglio dell’Asl Romagna che, attraverso il proprio ufficio di sviluppo edilizio, ha tracciato le linee generali del nuovo polo ospedaliero, ossia sei torri di altezza non particolarmente elevata, una piastra servizi, un fabbricato per servizi generali e logistici, un parcheggio per mille posti.

Per laprogettazione particolare di un sito che s’immagina complesso quanto pochi altri si sono messi all’opera molte centinaia di progettisti. Peraltro il piatto è ricco: al prescelto andrà un corrispettivo di 14 milioni e 690 mila euro, in cui figurano gli emolumenti per la fattibilità tecnica ed economica, la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.

L’opera la cui costruzione sarà appaltata in un secondo momento, significherà lavoro per migliaia di maestranze che saranno impegnate qui per almeno 6 anni. È noto che tra i concorrenti ci sono gruppi di progettisti stranieri che, tuttavia, hanno giocoforza coinvolto studi di architetti e ingegneri cesenati, riminesi, faentini così come sarà inevitabile che la fase esecutiva dei lavori farà leva su impiantisti, operai, elettricisti, muratori romagnoli, o quantomeno italiani, anche in caso di vincita di aziende straniere.

Ora però l’occhio è puntato sul progetto che la spunterà fra tutti. Alcuni sono stati firmati di architetti di grido, come Stefano Boeri, noto per il modello di edificio residenziale sostenibile ribattezzato Bosco Verticale a Milano e che persegue la ‘riforestazione metropolitana’, e Mario Cucinella, l’archistar che si muove tra Parigi e Bologna e si avvale di un team composto da novanta collaboratori tra architetti, ingegneri, grafici, modellisti e ricercatori ed ha al suo attivo altre progettazioni di ospedali.

Pezzi da novanta che hanno impresso una svolta ecologica e di grande respiro visivo all’abitare del nostro tempo. Cosa hanno messo in campo per il nostro nuovo polo ospedaliero? “Il polo di Cesena, anche per l’entità del suo investimento, è un’opera di grande rilevanza, in più la rappresentazione delle cure a livello architettonico è molto complessa – spiega Mario Cucinella, interpellato –. Oltretutto è un mondo molto cambiato negli ultimi anni ed è ancora in continua evoluzione. Ciò rende importante avere competenze di innovazione. Oggi si fanno gli ospedali dei prossimi venti anni, stanno arrivando a termine anche quelli costruiti negli anni ’70, non più aggiornati da un punto di vista delle cure e delle nuove tecnologie. È necessario, dunque, progettare ospedali molto diversi da quelli attuali”.