FRANCESCA MONTUSCHI
Cronaca

Nutrizione sportiva senza limiti: "L’idea? La mia esperienza personale"

La start up Swee-Thy, incubata da Cesenalab, crea prodotti per sportivi con intolleranze alimentari

Chiara Guidi, tecnologa alimentare, e Claudia Guidi, formulatore e Ceo di Swee - Thy. L’azienda è orientata alla produzione, ricerca e sviluppo di prodotti innovativi per la nutrizione sportiva

Chiara Guidi, tecnologa alimentare, e Claudia Guidi, formulatore e Ceo di Swee - Thy. L’azienda è orientata alla produzione, ricerca e sviluppo di prodotti innovativi per la nutrizione sportiva

Mangiare consapevolmente aiuta a vivere meglio e a migliorare le performance in tutti gli ambiti, sia che si tratti di atleti, di impiegati, o di astronauti. Una frase che può risuonare come una noiosa prescrizione, a discapito, così si pensa in generale, del gusto. Peraltro, affatto scevra di paradossi o limitazioni, o di converso ricca di principi seguiti rigidamente alla lettera. Per uno sportivo, il mantra per massimizzare le prestazioni è "scorte piene e stomaco vuoto". Questo significa che, prima dell’attività fisica, è importante consumare una adeguata quantità di carboidrati per rifornire le scorte energetiche, ma senza mangiare troppo o cibi pesanti che potrebbero rallentare la digestione e compromettere le performance. E dopo l’attività cosa e quando mangiare? "La finestra anabolica è il periodo di tempo in cui il corpo è più predisposto ad assorbire nutrienti, è un concetto importante nell’alimentazione sportiva, e va da 30 minuti a 1-2 ore dopo l’attività. Durante questo periodo, è consigliabile consumare cibi ricchi di proteine e carboidrati per favorire il recupero muscolare e ripristinare le energie", queste le parole di Claudia Guidi, Ceo di Swee-Thy, una start up incubata da Cesenalab, orientata alla produzione, ricerca e sviluppo di prodotti innovativi per la nutrizione sportiva.

Le intolleranze alimentari possono condizionare la resa sportiva. Raramente in commercio si trovano prodotti di integrazione (barrette, gel, ecc.) low fodmap. Ed è qui che nasce la vostra proposta di valore.

"L’idea nasce dalla mia storia personale: soffro di intolleranza al lattosio e intestino irritabile, come del resto moltissime persone. Ho sempre amato praticare sport, ed ero veramente delusa dai prodotti in commercio: nessuno low fodmap, maltitolo presente ovunque, shake proteici ai gusti più strani pieni di aromi, barrette dolcificate con prodotti chimici ed edulcoranti di ogni sorta. La necessità mi ha incoraggiato a creare alcuni prodotti per mio uso personale, come ad esempio creme proteiche e barrette; Swee-Thy rappresenta oggi una alternativa sana e naturale anche nel settore sportivo".

Avete registrato quindi il brevetto di un prodotto.

"Si, la prima crema proteica spalmabile senza aggiunta di olio di palma né aromi o dolcificanti artificiali e soprattutto polioli come maltitolo, eritritolo o sucralosio. Si è trattato di un vero prodotto rivoluzionario, creato appositamente per tutte quelle persone che hanno difficoltà di digestione, perché intolleranti ai polioli. Inoltre, le nostre creme proteiche hanno un basso indice glicemico, in quanto sono composte da agave bio, un dolcificante al 100% naturale". Swee-Thy è stata scelta a rappresentare l’Italia per le soluzioni food del futuro nel progetto europeo Empowering Women in Agrifood (EWA); nel 2024 avete ottenuto quattro nomination alla finale degli Nourish Awards di Londra. Quali sono le progettualità tuttora in corso?

"Presto sarà in uscita un energy drink che non contenga necessariamente caffeina in quantità esorbitante, al punto che poi ti tremano quasi le mani. Un energy drink può essere assolutamente pulito, al 100% naturale, e allo stesso tempo essere una fonte di energia. E’ allo studio anche un prodotto no nichel". Si parla spesso di super food e ci si chiede se esistano davvero quelli in grado di migliorare le prestazioni sportive. Alcuni studi citano la barbabietola.

"L’elevata concentrazione di nitrati che si trova nel succo di beta vulgaris (comunemente chiamata rapa rossa o barbabietola) sembra possa migliorare visibilmente le performance degli atleti. La sua assunzione pare possa ridurre il consumo di ossigeno durante l’attività fisica e abbassi la percezione di fatica".