DANIELE ZANDOLI
Cronaca

Occhio Cesena, il Picco sarà una bolgia. Mignani: "Servirà corsa e tanto sacrificio"

Altra trasferta insidiosa per i bianconeri in cerca di conferme. Lo Spezia ha sulle spalle tre risultati utili e conta su una curva sold out

Occhio Cesena, il Picco sarà una bolgia. Mignani: "Servirà corsa e tanto sacrificio"

Mister Michele Mignani ha già messo in guardia i suoi

Mercato chiuso, testa subito al campionato, ad appena quattro giorni dall’ultima partita, vinta dai bianconeri, in casa, al Manuzzi, contro il Catanzaro. Insomma, non c’è che dire: avvio più che positivo per la squadra di mister Mignani con già 6 punti in classifica, ma che ora deve confermarsi e non sarà per nulla semplice perchè stasera sarà di scena a La Spezia, in uno stadio, il Picco, piccolo e con l’atmosfera tanto simile a quella che si respira al Manuzzi. La Curva Ferrovia non per nulla conta il tutto esaurito. Una sfida interessante, contro un avversaria ben attrezzata, che ha pareggiato con il Pisa, battuto il Frosinone e concluso 0-0 in casa del Cosenza.

"Si sono allenati tutti bene, compreso Prestia che probabilmente non rischierò in vista della sosta per il completo recupero". Mignani alla vigilia si gode i suoi gioielli. A proposito dei quali il temuto salto di categoria, almeno fino a questo momento, si è rivelato una brezza. "Sono ragazzi in gamba, affrontano la loro professione con spirito di sacrificio e tanta cultura del lavoro. Penso abbiano tutti ampi margini di miglioramento perché hanno voglia di emergere e per me è davvero un piacere allenarli". Zoom sul match di stasera, in Liguria, che non sarà una passeggiata. "Lo Spezia è il classico avversario di serie B, da quelle parti c’è il giusto clima da battaglia. E’ una squadra forte, lo scorso anno si salvò alla fine, ma ha valori importanti sia nei singoli che nel collettivo. Ha molte soluzioni offensive e sicuramente una gran voglia di vincere. Noi ci siamo preparati a puntino, nonostante lo scarso tempo a disposizione. Servirà tanto sacrificio, corsa e aggressività, le nostre armi".

Il Cesena non è più una sorpresa, gli avversari stanno prendendo le misure al Cavalluccio. "Gente come Berti o Kargbo può fare male a chiunque, all’inizio possono sorprendere, ma poi tutti li attendono, sanno come giocano. Gli avversari sono sempre più informati, e ci conoscono, una sorpresa potrebbe essere stato l’inserimento di Adamo col Catanzaro. Siamo un gruppo sano, 21 giocatori di campo, ogni settimana cerco di capire chi possa dare il meglio in campo e scelgo. Non ci sono titolari, per me esiste il gruppo". Sul mercato: "Finalmente si lavora col gruppo completo, senza novità di giornata. Ora dobbiamo portare chi è arrivato da poco allo stesso livello degli altri, soprattutto di comprensione dei nostri schemi. Sono arrivati due giovani molto interessanti. Mendicino è un 2006 cresciuto nell’Atalanta e questo è già una garanzia. Ambizioso, centrocampista dinamico, serve per l’indisponibilità di Saber. Tavsan è un centrocampista più offensivo, può giocare in più ruoli, è duttile come piace a me. Infine Chiarello. Spiace che non abbia avuto richieste, è un bravo ragazzo, sempre disponibile, molto apprezzato, è nel gruppo con noi. Un giudizio? Li date voi giornalisti. Quando il ds Artico mi ha chiamato ho accettato questo incarico senza chiedere i programmi. Alleno chi mi ha messo a disposizione e vado avanti".