Offerte di lavoro: le proposte di alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari in Riviera

Ecco la nostra prova sul campo tra straordinari obbligatori e riposi non previsti

Una cameriera di un esercizio pubblico (foto di repertorio)

Una cameriera di un esercizio pubblico (foto di repertorio)

Cesena, 4 giugno 2022 - Come sono le offerte di lavoro? Ecco la nostra prova. Prima regola: non serve presentarsi con curriculum. Basta varcare la soglia dei tanti stabilimenti balneari, alberghi e ristoranti in Riviera, sfoggiare un sorriso rassicurante e mostrare serietà, che non è difficile trovare un’occupazione stagionale, con inizio immediato. Camerieri, baristi e lavapiatti: posti vacanti ce ne sono davvero per tutti i gusti, ma quali sono le condizioni contrattuali? La prima destinazione è un bagno in spiaggia, dove alle 9 del mattino la proprietaria (una donna di media statura di circa 50 anni) ci accoglie da dietro al bar con il grembiule allacciato, scambiandoci per clienti. "Buongiorno, cerchiamo lavoro per la stagione estiva", le diciamo. Il suo sguardo si illumina, inizia a studiarci un po’, e poi, da buona romagnola, si lascia andare in fiume di parole, fornendoci dettagliate informazioni.

"Cerchiamo stagionali, sì, ma lei quanti anni ha? Preferiamo apprendisti, sa com’è, ci costa meno – ci dice – ma se ci veniamo incontro…". Dopo un paio di minuti, anche se non possiamo nascondere di avere più di 40 anni, ci viene offerto un lavoro di aiuto cuoca in cucina: 6 ore continuative al giorno dalle 10 alle 16, senza pause. Sette giorni su sette per tre mesi di fila. Stiamo parlando di 90 giorni di lavoro continuato. Poi aggiunge: "In regola potremmo mettervi solo poche ore – (pure) – poi naturalmente (quando piove) alle 15 siete già a casa. Certo è che se ogni tanto vi si chiede di fare un’ora in più… Paghiamo 1.200 euro al mese, e non nascondo che il sabato e la domenica c’è da pedalare". Rifiutiamo e ‘ricordiamo’ che il lavoro in nero non è consentito dalla legge. Varcata la soglia di un altro stabilimento balneare, troviamo subito un altro posto vacante, questa volta da barista. Esperienza richiesta? Nessuna, il lavoro si impara, basta averne voglia.

"Può iniziare già domani – dice il proprietario – perché la ragazza che avevamo in prova, se ne è andata e siamo a corto di personale". Lo stipendio sale, ma anche le ore lavorative. Quasi dieci ore (dalle 9 alle 19.30 con un quarto d’ora per il pranzo, gentilmente offerto, e un’ora libera al pomeriggio), sei giorni alla settimana (ma è impensabile chiedere il giorno libero nel weekend). A giugno lo stipendio è di 1.200 euro, a luglio 1.600 e ad agosto 1.700. Per la notte rosa e a Ferragosto (naturalmente) si finisce a mezzanotte. Ci confidano poi che le prenotazioni degli ombrelloni vanno benissimo, quello che non va è la ricerca del personale. Che siano le condizioni lavorative un po’ pesanti?

Proseguiamo con gli hotel dove "la prima esperienza è gradita", di dicono, ma poi aggiungono: "non cerchiamo professionisti nel settore". E anche qui il gioco è fatto. Ci viene offerto un lavoro come cameriera in sala per i tre mesi estivi, tutto in regola, sei giorni lavorativi a settimana. Finalmente qualcuno che rispetta gli obblighi contrattuali. Lo stipendio oscilla tra i 1.500 e i 1.600 euro, ma chiaramente si fa sempre più dura. Si lavora dalle 7 del mattino alle 11.30 (poi pausa pranzo in hotel) si riprende alle 12.30 fino alle 15 per servire a tavola e allestire per la cena (tre ore di pausa) e alle 18 si riattacca fino alle 22. Conti alla mano, sono undici ore (oltre alle otto viene segnato lo straordinario). Solo vitto, ma per l’alloggio c’è un grande punto interrogativo, dato che "il personale che lo richiede è già tanto".

Anche per la lavanderia e la reception in hotel ci sono posti vacanti: esperienza non richiesta e neppure la conoscenza di una lingua straniera. Terminiamo questa ‘disperata’ ricerca di un lavoro estivo in regola e ben retribuito, in un chiosco di piadina lungo la costa. Anche qui il giorno libero ce lo possiamo scordare. Lo stipendio per il part-time come cameriera (sei ore lavorative) è di 700 euro, mentre facendo le 8 ore canoniche si passa a 1000 euro. Firmeremo un contratto in regola? "Ma sì, poi ne parliamo", la risposta della proprietaria è sibillina.