Consigliere Massimo Bulbi, per lei probabilmente no, ma per molti la notizia è che sarà in lista anche al plurinominale. Che fosse scelto per l’uninominale era certo.
"Sono stato sei giorni a Roma, non per curare la mia posizione, ma per collaborare al grande lavoro della stesura derl programma e della scelta delle candidature. Negli ultimi giorni sono stato messo al corrente che ci sarebbe stato spazio anche al proporzionale e l’ufficializzazione è avvenuta alla direzione mentre stavo per mettermi in auto e tornare a casa. Sono contento di poter contribuire all’avverarsi di una opportunità: che il nostro territorio possa avere una rappresentenza in Parlamento dopo che in questa ultima legislatura non sarà facile ricordare chi ha svolto questo compito".
La Direzione del Pd cesenate l’aveva già incoronata, ora è arrivato l’imprimatur delle alte sfere del partito.
"Mi gratifica che il Pd territoriale, i sindaci, i segretari regionale e territoriale si siano espressi ritenendomi un candidato capace di fare presa dentro e fuori il partito e la coalizione perché da sempre sono vicino al territorio. Possiamo contare su tanti militanti abituati ad essere in prima fila per sostenere il partito a partire dalle feste del Pd e su volontari che in campagna elettorale faranno un grande lavoro stando insieme a me accanto alla gente. Se diventerò parlamentare sarò a disposizione del territorio, di sindaci e amministratori. Ora lavoriamo sodo per costruire il successo elettorale".
Il campo largo di Letta, a cui lei è vicino, si è ristretto.
"Il segretario ha lavorato molto bene, è Calenda che si è sfilato e non per questioni programmatiche. Mi rammarica anche la scelta del segretario nazionale del Pri di spostare a destra il partito con Calenda e Renzi, mentre la sua collocazione naturale è il centrosinistra, dove infatti sono rimasti La Malfa e altri, fra cui amici del Pri territoriale che mi hanno chiamato per assicurarmi la loro vicinanza".
a.a.