Sono circa una ottantina le attività commerciali sfitte in centro storico, da corso Ubaldo Comandini fino a via Cesare Battisti e tra queste sono in sofferenza da più tempo anche arterie di alto lignaggio come via Zeffirino re, una delle strade principali del salotto del centro dove le vetrine sfitte sono una manciata, persino il corso Mazzini, la più nobile arteria commerciale cittadina, ha da tempo qualche vetrina spenta, e così la corte Piero Della Francesca, la più esclusiva della città. Negli ultimi anni si sono registrate tante aperture di pubblici esercizi, ma hanno chiuso diversi negozi di abbigliamento e altre gamme.
Hanno chiuso anche attività commerciali in galleria Almerici fra cui nei giorni scorsi un negozio di abbigliamento sotto il porticato con più vetrine, che probabilmente hanno scontato le difficoltà accresciute in seguito all’apertura del cantiere delle Tre Piazze che durerà due anni. Storicamente il Comune di Cesena ha scelto di non concedere, come fanno altri Comuni, indennizzi ai negozi che vengono danneggiati a causa dello svolgimento dei cantieri e di opere di riqualificazione che si protraggono nel tempo. Persistono locali sfitti anche in piazza della Libertà, colpita uno spopolamento commerciale a cui concorsero i lunghi lavori di ripristino della piazza col nuovo manto durati 34 mesi. Recentemente, tuttavia, negli spazi unificatii di tre precedenti negozi, ha aperto il supermercato alimentare Carrefour.
Negozi sfitti anche in piazza del Popolo e nella limitrofa via Pecheria, dove ex locali commerciali sono addirittura stati trasformati in garage.