Cesena, un ottobre così caldo non si era mai visto

Temperature ampiamente oltre la media e nel weekend si prevedono punte di 26 gradi: "Effetto del cambiamento climatico"

Cesena, 21 ottobre 2022 - Ma l’autunno quando arriva? Il caldo di ottobre non si arresta, anzi, sembra destinato ad aumentare. Nel weekend a Cesena e nelle zone di mare si toccheranno punte di 26 gradi, tre gradi in più della massima di ieri. E da giorni i commenti che si ripetono sono sempre gli stessi: "Un ottobre così caldo non c’era mai stato". E se c’è stato è difficile ricordarselo. Sì perché bisogna andare indietro di una settantina d’anni per avere valori simili a quelli di quest’anno. Un caldo anomalo con effetti contradditori. Da una parte gli effetti dannosi per l’ambiente, il rischio di cambiamenti climatici repentini e straordinari, e i disagi che questa ondata di caldo e l’assenza di pioggia possono causare all’agricoltura, e dall’altra un paradossale effetto positivo: questo caldo fuori dal comune può rendere i prossimi giorni e forse i prossimi mesi meno freddi e quindi alleviare la crisi energetica e il caro bollette.

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Ma l’inverno continuerà con temperature sopra la media? I meteorologi non si sbilanciano in previsioni a lungo raggio, ma preannunciano che "non si attende un inverno freddo". "Il picco di caldo di ottobre arriverà questo weekend – spiega Nikos Chiodetti di 3B meteo – con temperature fino a 26 gradi e vento di garbino. Ottobre di solito è un mese piovoso e quest’anno ci siamo ritrovati con temperature di otto, e anche dieci gradi oltre la media".

E infatti di giorno si va ancora in giro in maglietta a mezze maniche, nelle spiagge è facile imbattersi in bagnanti in costume che prendono il sole, nei prati si respira ancora il profumo dei fiori. Insomma siamo a fine ottobre, ma la percezione è quella di vivere ancora in estate e chi ha già fatto il cambio degli armadi pensando di poter già ‘archiviare’ i vestiti leggeri, ora si trova in difficoltà. Ma perché è ancora così caldo? "Nel Nord Italia – spiega Chiodetti – ci troviamo in presenza di un campo di alta pressione che proviene dal Nord Africa e interessa tutte le regioni. Stiamo assistendo non solo alla presenza di temperature sopra la media, ma anche a un’assenza di pioggia prolungata. La particolarità di quest’anno è che abbiamo avuto un trimestre estivo da record: la seconda estate più calda dopo il 2003. Per la Romagna non ci attendiamo piogge per i prossimi giorni. L’alta pressione interesserà questa zona anche tutta la prossima settimana, fino a fine mese".

Un caldo prolungato e una siccità che potrebbero mettere in difficoltà l’agricoltura. "Si sta riproponendo il problema siccità che in questo momento non è grave come in estate, ma preoccupa per le raccolte d’acqua dell’inverno – spiega Danilo Misirocchi presidente di Cia Romagna –. Stiamo ritardando la semina del grano e c’è qualche problema per le piante arboree (kiwi, mele e cachi) che dovrebbero rallentare la maturazione, e in caso di improvvise gelate si potrebbero registrare danni". "Si ravvisano criticità sui cachi in raccolta, la cui conservabilità non è aiutata dal caldo e sui cavoli destinati all’industria di trasformazione, che hanno bisogno del freddo, ma l’agricoltura ha sofferto più che altro per l’estate siccitosa – dice Marcello Filippi, vicepresidente di Confagricoltura - l’autunno caldo ha permesso la vendita completa della frutta estiva, ritardando la commercializzazione della frutta in guscio e la vendemmia è stata asciutta e questo ha i suoi vantaggi".