Cesena, 20 dicembre 2024 – Nessuno si è fatto male, questa volta. Ma il rischio non viene meno, perché episodi di questo genere al liceo scientifico ‘Righi’ di Cesena non sono una novità. Mercoledì mattina, verso l’una, nella classe 3°B, situata al piano terra e affacciata su un cortile interno della scuola, si è staccato l’infisso di una delle finestre mentre una studentessa tentava di aprirla.
La finestra è caduta all’esterno schiantandosi lungo un corridoio frequentato dai ragazzi durante la ricreazione. Un fatto analogo, e sempre nella stessa aula, era accaduto anche nel passato anno scolastico. Una ulteriore conferma dello stato precario in cui si trovano buona parte degli edifici scolastici cittadini.
“Eravamo da soli in classe, senza docente, per l’ora di assemblea nel corso della quale stavamo decorando l’aula in vista del Natale – racconta una studentessa –. Una mia compagna voleva aprire la finestra perché in aula fa sempre molto caldo. Ma spingendo la maniglia in pochi attimi è rimasta con niente in mano, ed è seguito lo schianto della caduta”.
Ieri la classe è peregrinata da un’aula all’altra ogni ora, in base a quelle liberate dagli studenti impegnati in palestra. Non si potevano infatti utilizzare le due aule a disposizione della scuola per le emergenze perché occupate dalle classi che stanno nel seminterrato, le cui aule in questi giorni sono anch’esse inagibili per la troppa pioggia dei giorni scorsi. Oggi la 3°B tornerà tra le proprie mura. Al posto della finestra (che sarà rimpiazzata tra un mesetto) è stato allestito temporaneamente un pannello isolante. “Segnaliamo costantemente le criticità alla Provincia, soprattutto quando accadono eventi di questo tipo – spiega la dirigente del liceo Lorenza Prati –. Con i fondi dell’alluvione abbiamo risolto solo parzialmente il problema del seminterrato. Per sistemare la copertura delle palestre, in cui piove dentro, servirebbero interventi molto consistenti”.
Disagi che le condizioni climatiche estreme, sempre più frequenti, hanno aggravato. “Più volte abbiamo trattato delle problematiche legate alla scarsa manutenzione dell’edificio, si è fatto anche il tentativo di provare a utilizzare i fondi del Pnrr per fare qualche miglioria, ma invano – interviene la presidente del Consiglio d’istituto del ‘Righi’, Emanuelle Caillat –. Non c’è poi solo un discorso di sicurezza ma anche di benessere per gli studenti, come la richiesta di avere degli oscuranti alle finestre per il sole”.