ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Perde la vita a soli 31 anni. Sofja era stata visitata per un banale torcicollo

Ha vissuto per 27 anni nel Forlivese, poi si è trasferita con il compagno nel Lazio. È stato aperto un fascicolo per colpa medica contro ignoti. Domani l’autopsia.

Sofja Rossi, originaria del Forlivese dove ha vissuto 27 anni, era nata a Cesena

Sofja Rossi, originaria del Forlivese dove ha vissuto 27 anni, era nata a Cesena

Muore a soli 31 anni, dopo un banale torcicollo (almeno apparentemente). Una tragedia successa nella piccola comunità di Pignataro Interamna, a Cassino, in provincia di Frosinone. Sofja Rossi, originaria di Forlì ma trasferitasi nel Lazio assieme al compagno nel 2021, è deceduta nella notte tra venerdì e sabato. Pochi giorni prima si era rivolta all’ospedale Santa Scolastica di Cassino. Un ricovero lampo per dolori al collo e alla schiena (‘sospetta cervicalgia’), secondo quanto riportato dagli inquirenti.

Nata e cresciuta a Forlì, Sofja si era trasferita nel piccolo centro dove il compagno ha un’azienda agricola. I due erano instancabili lavoratori. Sofja aveva un negozio di frutta e verdura nel piccolo paesino di San Giorgio a Liri, e assieme a Stefano vendeva i prodotti agricoli in diversi mercati locali.

La sera del 14 luglio, la donna era stata soccorsa dal 118 e portata in ambulanza al pronto soccorso della struttura cassinate: dopo i controlli, era stata dimessa. Ma le circostanze sono ancora poco chiare. Rientrata a casa, dopo pochi giorni il forte dolore al collo si è ripresentato, prima lieve e poi acutissimo. È stato il compagno della donna ad allertare immediatamente il 118.

Sabato notte il nuovo intervento del 118 è stato vano: al loro arrivo Sofja era già deceduta. La salma è stata posta sotto sequestro su disposizione della Procura di Cassino, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per colpa medica contro ignoti e ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima. L’esame autoptico si terrà domani. Un atto dovuto per cercare di dissipare il ‘giallo’ che al momento circonda le cause di questa prematura scomparsa. Gli inquirenti indagano per chiarire se la diagnosi iniziale sia stata corretta o se ci siano stati ritardi o errori diagnostici.

Sofja era nata a Cesena ma ha sempre abitato con la famiglia a San Martino in Villafranca, poi a Villafranca e a Forlì. Si è iscritta all’Itas Saffi ma non ha completato gli studi, e si è diplomata anni dopo in Ragioneria, frequentando la scuola serale. A Forlì (dove ha vissuto fino all’età di 27 anni) ha fatto tanti lavori, tra cui la barista. I familiari più stretti, che ancora vivono nel Forlivese, ieri pomeriggio si sono rivolti a un avvocato per valutare se intraprendere un’azione legale.

La tragedia improvvisa ha gettato nel più totale sconforto la famiglia di Sofja: il compagno Stefano, il padre, la sorella gemella Sonja e la sorella Tanja. La 31enne aveva perso la madre e un fratello diversi anni fa. Aveva conosciuto il dolore della morte molto giovane e si aspettava di essere ricompensata nella vita per tutto quello che le era stato tolto. "La vita ha preteso troppo da me e dai miei familiari, ci ha tolto troppo – commentava sui social – mi auguro che ora cominci a restituire tanto, quanto il dolore provato negli anni". Un destino tragico si è accanito contro questa famiglia forlivese, lasciando dietro di sè solo dolore e sconforto.

La sorella Tanja ha affidato ai social l’ultimo saluto a Sofia. "Non è un addio sorellina – scrive Tanja – ci rivedremo un giorno. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato; parlami nello stesso modo affettuoso. Non sono lontano, sono proprio dall’altra parte, dietro l’angolo. Tutto ciò non dovrebbe succedere".