"Pezzi d’auto con la stampante 3d realizzati dagli allievi meccanici"

La scuola professionale Enaip ha acquisito un dispositivo simile a quello in uso nelle aziende all’avanguardia per il suo corso biennale con quaranta iscritti. Il responsabile. "Produce l’oggetto partendo da zero"

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di Annamaria Senni

Una stampante 3d di ultima generazione con cui gli studenti potranno realizzare cose spettacolari. È arrivata alla sede dell’Enaip di Cesena in via Savolini, dove si tiene il corso biennale per meccanico auto, una realtà che rappresenta un’eccellenza a livello nazionale nell’ambito dell’insegnamento delle autoriparazioni.

La stampante, del tutto simile a quelle che utilizzano le aziende e molto rara (ce ne sono dieci in tutta Italia), servirà per realizzare pezzi di automobili utili per la formazione e lo studio da parte degli studenti. L’Enaip, l’ente provinciale con sei sedi in tutto il territorio tra Forlì e Cesena, collabora con aziende locali ed è all’avanguardia in termini di strumentazione e corsi.

"Facciamo formazione professionale ai ragazzi dai 15 ai 18 anni, ma anche agli adulti – spiega Mattia Mazzocoli responsabile del marketing e della comunicazione – a Cesena teniamo corsi di meccanico-auto e moda, a Forlì di elettronica e termoidraulica. A Savignano lavoriamo con disabili dove realizziamo le famose casine colorate".

I corsi sono gratuiti per gli iscritti, finanziati dalle Regione con fondo sociale europeo. "Al termine del corso – spiega Mazzocoli – si riceve una qualifica professionale con cui gli studenti possono entrare nel mondo del lavoro. Al corso per meccanico auto partecipano ogni anno una quarantina di ragazzi che escono con l’attestato di qualifica personale dell’automotive. Siamo un’eccellenza da questo punto di vista perché abbiamo tantissime richieste di ragazzi da parte delle aziende. La qualifica che si ottiene alla fine del corso biennale (2000 ore in tutto di cui 600 ore in stage in azienda) è quella di meccanico di auto: i ragazzi sono chiamati a lavorare nelle officine e nelle carrozzerie". Ora grazie all’arrivo di questa nuova stampante gli studenti potranno cimentarsi nella realizzazione di parti meccaniche in plastica abs e carbonio.

"L’abbiamo acquistata grazie a un bando regionale – aggiunge il responsabile marketing e comunicazione - il 70 per cento del costo è stato finanziato dalla Regione e l’altro 30 per cento da noi. In totale questo macchinario è costato 18 mila euro. In Italia ci sono pochissimi modelli, sia per i costi, che per la difficoltà a reperire i materiali". La stampante è una was, modello 4070zx. Sono pochissime le scuole che possono annoverarla tra le strutture.

"È una stampante con stampa tecnologica ad apporto di materiale – spiega Mazzocoli – nel senso che crea l’oggetto partendo da zero lavorando del materiale. Il nostro obiettivo è di avvicinare le persone alla stampa 3d. I ragazzi la potranno utilizzare per produrre parti meccaniche di una macchina, come parti di plancia, parti delle griglie esterne, montanti, spingi-disco, coperture di batteria".