Oggi a Cesenatico va nuovamente all’asta parte dei terreni e dei beni immobili del Piano particolareggiato di Zadina. Andate deserte le aste precedenti, tra la fine dello scorso anno e la primavera 2023, si aggiunge un altro capitolo di un progetto che non sarà realizzato per il fallimento della società che doveva costruire strutture ricettive, villette e attività commerciali, sulla base di un accordo risalente a più di 15 anni fa. Inizialmente era previsto che andassero al miglior offerente terreni edificabili per 25mila metri quadrati e alcuni manufatti per oltre 3,3 milioni di euro. Oggi andrà all’asta il secondo lotto, un terreno edificabile di 15.274 metri quadrati tra viale dei Pini, viale Stoccolma e via Mosca, stimato 1 milione e 870mila euro; tale valore costituiva la base della prima asta, poi è sceso a 1 milione e 216mila e ora a 1 milione e 34mila; sono previsti rilanci minimi di 20.680 euro, in caso di gara fra più soggetti interessati.
Il curatore del fallimento è Giovanni Lazzarini, mentre la giudice è la dottoressa Barbara Vacca. Le perizie dell’esperto incaricato dal tribunale di Forlì, il geometra Alberto Farolfi, sono state realizzate in base all’accordo tra il Comune, il curatore e la Bcc ravennate forlivese e imolese, firmato il 28 maggio 2021, per modificare l’originaria convenzione urbanistica del 2008, fra il Comune e la società immobiliare Rubino, per l’attuazione del piano particolareggiato.
g.m.