Cesena, altra proroga per piazza della Libertà. "Ci vorranno 60 giorni in più"

Nuove tempistiche dovute a una variante

Un'immagine dell’attuale piazza della Libertà

Un'immagine dell’attuale piazza della Libertà

Cesena, 27 maggio 2017 - Altri due mesi. Una proroga che presa di per sé sarebbe tollerabile, ma che pesa come un macigno sul cantiere di piazza della Libertà, che dal 12 ottobre del 2015 è in fase di restauro. Il nuovo rinvio di sessanta giorni si apprende da una determina (numero 665) pubblicata sull’Albo pretorio del Comune. Dove si decide di «concedere all’appaltatore ulteriori 60 giorni per dare completa l’opera – si legge – Pertanto il termine complessivo passa da 500 giorni a 560 giorni». Senza contare i precedenti rilievi archeologici.

Le variazioni al progetto che hanno portato a questa nuova proroga sarebbero di quattro tipi. Le modifiche dovute all’attività svolta dalla ditta incaricata dei lavori archeologici (in ottemperanza a quanto richiesto dalla Soprintendenza archeologica) prima che la ditta appaltatrice prendesse possesso dell’area di cantiere.

Poi ci sono le modifiche di carattere meramente esecutivo volute dalla direzione lavori per migliorare il livello qualitativo dell’opera (ad esempio nell’ambito dei sottoservizi). Si prevedono poi modifiche volute dall’amministrazione per attrezzare lo spazio pubblico in maniera che si ritiene rispondere maggiormente alle aspettattive della cittadinanza e degli utenti (ad esempio l’introduzione dell’area di aggregazione nella parte orientale della piazza e l’aumento del numero dei punti di distribuzione dell’energia e dell’acqua per il commercio ambulante). E infine il riconoscimento all’impresa esecutrice di maggiori e non preventivati oneri per lo svolgimento delle sue attività che hanno comportato un sensibile aumento del tempo di esecuzione delle opere (ad esempio la presenza di reperti archeologici, le maggiori quantità di scavo e riporti, presenza di altre imprese esecutrici presenti contemporaneamente in cantiere).

Un’altra tegola (l’ennesima) su un’opera che ha lasciato senza fiato il commercio circostante.