“Cesena, picchiato e umiliato dai bulli in classe”

Il racconto dei genitori dello studente di seconda media che dall’anno scorso è vittima di alcuni compagni di classe

Un bimbo in classe (foto di repertorio)

Un bimbo in classe (foto di repertorio)

Cesena, 2 aprile 2023 – Nella classe di una scuola media del territorio cesenate imperversa il tema del bullismo e proprio quella classe si vede costretta a rinunciare all’uscita didattica che avrebbe visto gli alunni confrontarsi con gli agenti della polizia stradale esattamente su questo delicatissimo tema.

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I ricordi di scuola sono quelli sui quali si costruisce lo spirito del bambino che diventa prima ragazzo e poi adulto. Il valore della scuola non si paga e non si misura. Ma la scuola deve esserci, e dare risposte. Soprattutto nei momenti difficili. Come quello – prolungato – che sta vivendo una classe seconda di una media del territorio cesenate, della quale non riportiamo il nome con l’intento di proteggere e tutelare il più possibile i giovanissimi protagonisti della vicenda.

Una vicenda iniziata in pratica poco dopo l’inizio del primo anno e che col passare del tempo ha visto sommarsi episodi ai danni di alcuni studenti – probabilmente uno in particolare, che non sarebbe però il solo – finiti vittime di atteggiamenti aggressivi e minacciosi.

“Abbiamo visto nostro figlio cambiare – raccontano i genitori di uno dei ragazzini finiti nel mirino – e raccontarci di episodi sempre più frequenti e a nostro avviso molto gravi. Nei suoi confronti si è passati dalle parole ai fatti, tramutatisi in schiaffi e altri gesti aggressivi rifilatigli con costanza. E’ in cura da una psicologa esterna alla scuola, ha perso serenità, finendo vittima di incubi e stati di fortissimo stress. Ha un diario segreto nel quale ha annotato tutto quello che gli capitava. Quel diario lo abbiamo portato a scuola, con l’intento di sottoporlo anche a chi coordina l’istituto".

Nel frattempo gli episodi sono continuati, a discapito di altri bambini e bambine. Il tema sarebbe noto anche agli stessi insegnanti, alcuni dei quali avrebbero riconosciuto di avere difficoltà nel gestire una classe problematica proprio per ragioni legate al comportamento di alcuni. Una buona occasione per imprimere una svolta alla questione avrebbe potuto arrivare in queste ore, dal momento che gli alunni avevano la possibilità di partecipare a un corso proprio sul tema del bullismo tenuto dalle forze dell’ordine. Ma l’uscita è stata annullata perché è non si sarebbe trovato nessun docente disposto ad accompagnare il gruppo. Abbiamo cercato di contattare chi dirige la scuola per chiedere la versione dei fatti dell’istituto che però, pur con la garanzia di tutelare il suo anonimato, ha preferito non rispondere.

Chi invece ha ritenuto opportuno far sentire la sua voce è il Comune di Cesena, per voce dell’assessora ai servizi sociali ed educativi Carmelina Labruzzo. "Non conoscevamo la situazione – argomenta – ma è evidente che andremo a fondo di quanto sta accadendo. Parto da un presupposto: se i ragazzini non hanno avuto la possibilità di partecipare all’uscita, replicheremo noi a brevissimo, organizzando un incontro coi nostri agenti della polizia locale. Già nelle prossime ore mi coordinerò con l’assessore alla sicurezza Luca Ferrini e il comandante della polizia locale Andre Piselli. Ma non ci fermeremo qui. I bambini devono fidarsi degli adulti. Devono rendersi conto che se segnalano un problema, vengono ascoltati e il problema viene risolto. Perché la prevenzione è essenziale, sempre e comunque, ma una volta che si va oltre e ci si trova davanti al problema, serve agire, per sostenere le vittime e aiutare i ‘bulli’ a capire i loro errori. Siamo adulti e siamo in una scuola. Dobbiamo essere da esempio".