Pilota morto a Terracina, la nave Anteo cerca il relitto dell’Eurofighter

Solo dalla scatola nera possono venire le risposte sulle cause dell’incidente

Gabriele Orlandi

Gabriele Orlandi

Cesena, 27 settembre 2017 - Un malore o un guasto al motore. Sono queste le ipotesi più attendibili che si fanno sulla morte del pilota Gabriele Orlandi di Cesena e dal 2013 residente a Pratica di Mare dove aveva acquistato un appartamento per essere più vicino alla sua base aerea. Il caccia Eurofighter Typhoon pilotato da Orlandi, domenica pomeriggio durante l’ultima esibizione, prima dell’arrivo delle Frecce Tricolori, si è inabissato nel mare di Terracina davanti a migliaia di persone, rimaste attonite e in preda alla disperazione. Dopo avere recuperato il corpo dello sfortunato pilota sono iniziate le ricerche della scatola nera che dovrebbe svelare le cause della tragedia. La Marina Militare per dare man forte agli uomini della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza impegnati a scandagliare il fondale marino alla ricerca della scatola nera, ha inviato la nave Anteo attrezzata con speciali congegni per la ricerca di relitti. Una ricerca molto difficile anche perché nell’impatto con l’acqua del mare, l’aereo è esploso in mille pezzi.

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Orlandi era il Display Pilot del velivolo Eurofighter 2000 per la stagione 2017. Alla tragedia hanno assistito anche i suoi famigliari. Il babbo Riccardo e la mamma Monica Magnani sono rientrati lunedì pomeriggio a Case Finali di Cesena. Letizia, la sorella più piccola di Gabriele, che è assistente sociale, non era a Terracina. I genitori sono chiusi nella loro casa nell’immenso dolore che li ha colpiti circondati dall’affetto di tutta la comunità di Case Finali. Lunedì sera è stato recitato un rosario in suffragio di Gabriele nella chiesa di San Pietro che è in ristrutturazione e che non potrà accogliere i funerali che saranno gestiti dalla Aeronautica Militare. Potrebbero svolgersi venerdì in Duomo, ma domenica arriva Papa Francesco e potrebbero esserci dei problemi.

Sempre lunedì sera sono arrivati a casa dei genitori a Case Finali, 25 giovani piloti amici di Gabriele, di ogni parte d’Italia, compreso uno che fa parte del gruppo delle Frecce Tricolori, a portare le condoglianze alla famiglia. Gabriele aveva tanti amici a Cesena e nel mondo dell’aereonautica che non vogliono credere a una sua disattenzione come causa dell’incidente, in quanto era uno dei Top gun più qualificati ed esperti dell’aeronautica militare. Dopo avere frequentato l’Istituto Aereonautico di Forlì, aveva prestato servizio come allievo ufficiale di complemento alla base di Cervia e nel 2002 era entrato in Accademia Aeronautica dove aveva frequentato il Corso «Centauro 5°» e nel 2007 aveva conseguito il brevetto di pilota militare presso la scuola di volo di Moose Jaw in Canada. Aveva al suo attivo circa 1.500 ore di volo effettuate su più di 20 tipi di aeromobili diversi.