"Più lavoro e infrastrutture in montagna"

Elezioni, le richieste di Confartigianato ai candidati Il presidente: "La priorità è trattenere i giovani"

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di Gilberto Mosconi

La montagna va rigenerata. Lo chiede Confartigianato Valle del Savio, attraverso il presidente Valerio Cangini, autotrasportatore, alla forze politiche in lizza per le elezioni politiche del 25 settembre.

"Nel suo documento inviato ai candidati elaborato da Confartigianato nazinale in stretto raccordo con le associaizoni territoriali - afferma il presidente Cangini - rimarca che le imprese artigiane non sono soltanto parte del sistema produttivo, ma rappresentano un fattore decisivo di coesione e di sviluppo per i piccoli comuni e le aree interne. Proprio per conformazione, questi territori possono ospitare imprese prevalentemente piccole. Sono imprese che operano in una logica di economia circolare, che si integrano nei piccoli centri rendendoli vivi senza snaturarli. Si tratta di attività economiche vitali per il mantenimento della popolazione in questi territori, in quanto aggregatrici di comunità e base dei servizi privati per i cittadini. Peraltro, oggi molti giovani scelgono proprio questi luoghi per costruire progetti imprenditoriali basati sull’economia circolare".

"Tuttavia, queste imprese e lo vediamo bene nel nostro territorio dell’Alto Savio - mette in luce il presidente Confartigianato Valle Savio Cangini – non hanno la stessa possibilità di stare sul mercato di un’impresa che si trova in un grande o medio centro. Anche lo sviluppo montano deve alimentare la pluralità di vocazioni di questi territori".

"Occorre quindi - aggiunge il presidente Cangini - permettere ai giovani di restare e ai nuovi residenti di scegliere questi territori come luoghi di vita e lavoro e serve una legge per la montagna che disegni dei principi per tutti gli attori che creano il valore della montagna sia pubblici sia privati, e che non sia focalizzata solo sulle attività agricole. Tutti i livelli di governo, dal nazionale al comunale, debbono marciare in questa virtuosa direzione. Bisogna inoltre prmuovere una fiscalità di vantaggio per incentivare tutte le imprese a restare nei territori montani e attrarre nuove imprese ed estendere le agevolazioni di cui gode il mondo agricolo anche alle imprese artigiane. Anche il turismo, risorsa essenziale della Valle del Savio, va rivisto in una nuova chiave, che tenga conto della vivibilità dei territori e della qualità della vita dei residenti.

"L’obiettivo – conclude il pressidente Confartigianato Vallesavio Cangini – deve essere attirare un turismo di qualità, in grado di contribuire allo sviluppo dei piccoli centri. La valle del Savio, con i suoi turismi integrati e l’indotto, ha staordinarie potenzialità da valorizzare".