Ponti a Cesena, viadotto Kennedy. Stanziati 1,5 milioni di euro

L’assessora Miserocchi: “Lunga serie di indagini all’opera tra il 2016 e il 2017“

Il viadotto Kennedy, visibilmente deteriorato

Il viadotto Kennedy, visibilmente deteriorato

Cesena, 17 agosto 2018 - La tragedia di Genova ha fatto suonare a Cesena un campanello d’allarme per il viadotto Kennedy, realizzato in cemento armato negli anni Sessanta e visibilmente deteriorato almeno nelle strutture esterne. Il ponte che collega la città ai quartieri Vigne e Sant’Egidio verso il centro commerciale Montefiore non ha certo le stesse dimensioni ma presenta analogie costruttive con quello genovese. Da anni tra l’altro è al centro di critiche e preoccupazioni per i segnali di degrado, evidenti anche nell’esposizione di parti metalliche ossidate. “L’opera è stata analizzata e controllata e non sono emersi problemi di sicurezza” mette le mani avanti l’assessore ai lavori pubblici Maura Miserocchi. Il ponte resta comunque l’opera che desta maggiori preoccupazioni nell’ambito del territorio cesenate.

Per la riqualificazione del ponte il Comune di Cesena ha già messo a bilancio 1,5 milioni di euro e proprio ieri l’amministrazione comunale ha deciso di portare nella prima giunta dopo la pausa estiva il primo stralcio del progetto di riqualificazione dell’opera. Evidentemente un’influenza non secondaria sulla decisione è venuta dalle preoccupazioni e dagli interrogativi espressi da diversi cittadini direttamente agli amministratori comunali.

“Il viadotto è stato sottoposto a una lunga serie di indagini tra il 2016 e il 2017 – spiega l’assessore ai lavori pubblici Maura Miserocchi – Proprio sulla base delle verifiche compiute per predisporre le opere di manutenzione straordinaria necessarie, possiamo rassicurare che non sono emersi problemi sensibili legati alla sicurezza. In ogni caso, tenuto conto dell’età del ponte, che risale agli anni Sessanta – e nonostante un precedente intervento realizzato quando è stata costruita la secante – abbiamo valutato la necessità di intervenire, soprattutto per garantirne il miglioramento anche dal punto di vista sismico”. Se, come sembra, il governo destinerà nuovi fondi per opere di questo tipo, Cesena è già pronta (i lavori potrebbero partire già nel 2019, assicurano dal municipio). In caso contrario il Comune andrà comunque avanti con risorse proprie.

“Vale la pena di sottolineare – conclude l’assessore Miserocchi – che le indagini sugli edifici e le strutture in cemento armato sono state rese obbligatorie dopo i terremoti dell’Aquila e di Amatrice, e quindi gli enti che vi hanno dato seguito a questa direttiva possono già presentare l’elenco delle necessità e delle priorità. A questo punto, ci auguriamo che davvero i finanziamenti siano aumentati”.

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