Porto canale, posticipati i lavori di dragaggio

Una circolare ministeriale contiene novità in merito al tipo di imbarcazioni e alle loro caratteristiche ritenute adatte per eseguire queste operazioni

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di Giacomo Mascellani

Slittano di qualche giorno o forse di settimane, i lavori di dragaggio del porto canale di Cesenatico. Una circolare ministeriale inviata il mese scorso, contiene delle novità in merito al tipo di imbarcazioni ritenute adatte per eseguire questo tipo di lavori e alle caratteristiche necessarie alle barche stesse. In termini pratici per dei fanghi considerati dalle autorità come rifiuti speciali, c’è bisogno di determinati accorgimenti, mentre ad esempio la sabbia dragata e potenzialmente riutilizzabile senza doverla portare in discarica, necessita di altre precauzioni.

Ricordiamo che l’appalto è stato affidato alle ditte ’Ecotec’ e ’La Dragaggi Srl’ unite in una Rti (Raggruppamento temporaneo di imprese), per una commessa di circa un milione di euro. Si tratta di lavori importanti e non più procrastinabili, in quanto negli ultimi anni, in particolare nelle giornate di bassa marea, per molte grosse imbarcazioni c’è stato il pericolo di arenarsi, cosa inammissibile per un porto dove navigano circa 80 pescherecci e 400 imbarcazioni da diporto, e dove sono anche varati e testati i gioielli della Ferretti e le nuove imbarcazioni costruite nei cantieri navali.

Il canale è insabbiato e pieno di detriti portati dai fiumi, quindi c’è un duplice problema: quello legato alla sicurezza della navigazione e quello della salubrità delle acque e dell’ambiente. Il tratto interessato ai lavori è compreso fra l’imboccatura del porto sul mare fino a piazza Ciceruacchio dove c’è la biblioteca comunale. Il milione di investimenti è coperto da fondi regionali già inseriti a bilancio. Essendo la Rti romagnola e veneta, l’unica partecipante al bando di gara, i tempi per l’affidamento dei lavori si accorciano sensibilmente e l’inizio era previsto già dopo Pasqua, con un crono programma da sviluppare assieme al Comune, per eseguire il dragaggio prima dell’inizio della stagione estiva, allo scopo di non danneggiare gli operatori turistici e non creare disagi ai vacanzieri.

Tuttavia il dragaggio è sempre un lavoro complesso e per questo motivo sono state portate avanti operazioni di batimetria per individuare il livello di profondità del porto e contestualmente analizzare la qualità delle sabbia da rimuovere, in modo da stabilire il materiale che potrebbe essere portato in alto mare e quello invece da dover trattare come rifiuto speciale in una discarica autorizzata. L’obiettivo dell’intervento è portare il pescaggio all’altezza di 3,5 metri. Tuttavia ora è tutto fermo, perché alla luce della recente comunicazione ministeriale, occorre attendere le valutazioni di Arpa Emilia Romagna. Ci potranno volere dei giorni, ma anche più tempo.