
Patrignani (Confcommercio): "I cittadini vogliono sentirsi al sicuro in città"
"Legalità e sicurezza sono di certo strettamente legate, ma non sono la stessa cosa".
Lo mette in luce il presidente Confcommercio cesenate Augusto Patrignani. "La prima - afferma - è il rispetto delle regole condivise che garantiscono diritti, doveri e libertà individuali e collettive. È il fondamento su cui si basa la convivenza civile e il presupposto perché ogni cittadino possa sentirsi tutelato e riconosciuto all’interno della comunità. La seconda, come ha messo in luce il nostro presidente nazionale Carlo Sangalli, è invece la condizione che consente a ogni persona di vivere, lavorare, muoversi ed esprimersi in libertà senza timore di subire violenze, soprusi o ingiustizie. Per cambiare, in tema di legalità e di sicurezza, il primo passo è la consapevolezza. Ci sono due grandi aree sulle quali intervenire, una ‘micro’ e l’altra ‘macro’. La prima prevede azioni a livello locale che possono avere il maggior impatto sui reati predatori (come rapine, furti e spaccio) e di contrasto alle baby gang, oltre al sostegno alle imprese nei maggiori investimenti che stanno affrontando per prevenire i rischi, dotandosi, ad esempio, di sistemi di video sorveglianza, necessaria nel nostro territorio cesenate”.
"La seconda - prosegue Patrignani - è continuare ad investire nella cultura della legalità. L’istruzione, la conoscenza, la condivisione su questi temi determinano infatti la consapevolezza, spezzano le solitudini, animano il cambiamento. La cultura della legalità è il terreno su cui germoglia il senso di comunità: senza il rispetto delle regole condivise, nessuna libertà è possibile, nessuna sicurezza è reale".