
Continua ad arricchirsi l’albo d’oro del Premio Azeglio Vicini, promosso dal Panathlon Cesena presieduto da Dionigio Dionigi in ricordo del suo presidente onorario, già c.t. della Nazionale delle “notti magiche”. Al Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico, oltre 200 presenti fra soci e ospiti, è stato premiato un altro grande giocatore che con Vicini ha avuto uno splendido rapporto come Roberto Donadoni. Segue nell’albo Marco Tardelli, Fabio Capello, Paolo Maldini. Beppe Bergomi e Franco Baresi. Folta la presenza di personalità di rilievo tra cui Lorenzo Minotti, opinionista Sky oltrechè consigliere del Panathlon, Carlo Battistini, presidente della Camera di Commercio Romagna, il sindaco di Cesena Enzo Lattuca, il figlio di Azeglio Gianluca in rappresentanza della famiglia Vicini, e il conduttore della serata Giorgio Martino. Una delle presenze più gradite è stata quella di Alberto Zaccheroni. "Ho fatto parte della nazionale under 21 guidata da Azeglio – dichiara Donadoni - che poi seguii anche in Nazionale maggiore. Azeglio per noi era come un padre, sempre pronto a consigliarci, a trasmetterci valori umani. Un grande protagonista della mia vita. Con lui ho provato emozioni uniche e irripetibili, nonostante che poi abbia a mia volta allenato la Nazionale e prima giocato nel grande Milan (con cui ha vinto 6 scudetti, 3 Coppe Campioni, 2 Intercontinentali, 3 supercoppe europee e 4 italiane) oltre a Cina, Arabia e Stati Uniti". Nella passerella dei testimoni che hanno incontrato in carriera Donadoni si inserisce Zaccheroni che lo allenò per un anno al Milan con cui vinse il campionato. "Non eravamo favoriti ma la compattezza di quel gruppo fece la differenza. Roberto era prezioso anche se lo feci giocare poco. Ma al termine di ogni partita andavo da lui per chiedere un parere sul match, era come al solito equilibrato e maturo". Daniele Zandoli