Cesena, preside aggredito a scuola: preso a pugni dallo zio di un’alunna

L’uomo che si era presentato per ritirare dalle lezioni un’alunna senza avere l’autorizzazione dei genitori. La solidarietà del sindaco Lattuca

La scuola media Pascoli di Cesena, dov'è avvenuta l'aggressione

<p>La scuola media Pascoli</p>

Cesena, 24 marzo 2023 – Il dirigente scolastico della scuola media Pascoli è stato aggredito e picchiato nel corso di una lite con un uomo che si era presentato davanti all’istituto per farsi consegnare un’alunna di terza media. Il fatto è avvenuto nella prima mattinata di giovedì.

L’uomo si è qualificato come zio della ragazza, ma non risultando il suo nominativo nell’elenco delle persone autorizzate dalla famiglia a ritirare la ragazza, il personale scolastico si è opposto. Il preside è intervenuto per tentare di spiegare le ragioni del diniego, ma l’uomo ha reagito violentemente e gli ha sferrato un pugno all’orecchio. Il preside  si è recato al pronto soccorso dove gli è stata riscontrata una  lesione al timpano. Sono intervenuti i carabinieri e il preside ha sporto denuncia per l’aggressione. 

Valditara: “Il Ministero valuterà se costituirsi parte civile”

"Dopo la professoressa picchiata a Castellammare di Stabia, ora anche un preside aggredito a Cesena. Di fronte a questo preoccupante susseguirsi di aggressioni ai danni del personale della scuola, il ministero dell'Istruzione e del Merito valuterà i presupposti per proporre una costituzione di parte civile, eventualmente lamentando anche un danno d'immagine all'Amministrazione. Docenti e presidi non saranno lasciati soli", lo ha dichiarato Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito.

Il sindaco Lattuca: “Fatto gravissimo”

Ferma condanna dell’accaduto e solidarietà al dirigente sono state espresse anche dal sindaco Enzo Lattuca. "L’aggressione di cui ieri è stato vittima il dirigente scolastico della scuola media 2 è un fatto gravissimo e inaccettabile - ha dichiarato il primo cittadino –  La scuola è il luogo dove i nostri ragazzi imparano il rispetto delle regole e delle persone, dove sono chiamati a relazionarsi tra loro usando il dialogo e il confronto come strumento di risoluzione dei conflitti. Oltre a condannare quanto accaduto, voglio esprimere la mia solidarietà al preside, oggetto di un attacco ingiustificato e ingiustificabile per aver fatto semplicemente il proprio dovere”.