Si parte, nell’anno più duro. Con una prima classe di 27 alunni, prenderà in via nell’anno scolastico 2020-2021 a Sarsina la sede staccata dell’Itt Marconi di Forlì, indirizzo ‘Meccanica, Meccatronica ed Energia’. Il sindaco Enrico Cangini ha sostenuto e fatto il possibile perché si realizzasse il progetto dell’istituto superiore forlivese Itt Marconi.
Sindaco Cangini, dove troverà posto la sede staccata?
"Nei locali dell’ex istituto comprensivo che si è unificato a quello di Mercato Saraceno e dove si era trasferito il Comune durante i lavori in Municipio".
Chi ha sostenuto i costi per l’approntamento della sede?
"L’amministrazione comunale ha destinato 50mila euro per l’adeguamento dei locali mentre imprese del territorio hanno finanziato la realizzazione dei laboratori e delle attrezzature, in una logica di fruttuosa sinergia tra pubblico e privato e di sussidiarietà, che si lega perfettamente con il progetto".
Ci sintetizza il progetto?
"Quello di collegare maggiormente la formazione dei nostri studenti di vallata alle esigenze delle imprese territoriali, che da tempo scontano problemi di difficoltà nel reperimento del personale e della manodopera. Possiamo contare su imprese strutturate nel campo della meccanica e dell’elettronica entusiaste per l’avvio di questa sede distaccate, dopo che per qualche anno ci siamo sentiti orfani per la chiusura della sede distaccata del tecnico economico Serra".
Da dove proviene il bacino di utenza degli studenti?
"Oltre che da Sarsina, dalla intera Valle del Savio, da Sant’Agata Feltria e dal Montefeltro".
Nel territorio cesenate opera giù un istituto tecnico tecnologico, l’’Itt Pascal.
"Una scuola molto quotata. Non c’è problema di competizione visto che il corso sarsinate è diverso dai suoi. Devo ringraziare la dirigente dell’Itt Marconi di Forlì, Iris Tognon, per il coraggio e la lungimiranza di aver realizzato la sede distaccata".
Si partirà nell’anno più difficile, quello della ripartenza con le precauzioni anticovid.
"Sì, ma c’è una classe sola e gli spazi sono molto ampi".
Andrea Alessandrini