Processo Carife, cesenati assolti

Lucchi, Gentili e Teodorani erano accusati di uno scambio di azioni irregolare

Germano Lucchi e Adriano Gentili quando erano al vertice della Carisp

Germano Lucchi e Adriano Gentili quando erano al vertice della Carisp

Cesena, 12 febbraio 2019 - Assolti. Germano Lucchi e Adriano Gentili, rispettivamente ex presidente ed ex direttore generale della Cassa di Risparmio di Cesena, sono usciti a testa alta anche dal processo ai vertici della Cassa di Risparmio di Ferrara nel quale erano stati coinvolti per un presunto scambio di aumento di capitale per rafforzare il patrimonio di entrambe le banche. Insieme a loro è stato assolto anche Maurizio Teodorani, ex responsabile del servizio dinanza della Carisp. Lucchi era difeso dagli avvocati Marco Martines di Forlì e Mariano Rossetti di Bologna, Gentili e Teodorani dal solo Martines.

Nell'elenco degli imputati assolti ci sono anche le tre banche chiamate a rispondere civilmente, tra le quali la Cassa di Risparmio di Cesena (ora Crédit Agricole) difesa dall’avvocato Alessandro Melchionda di Bologna. I risparmiatori che hanno perso tutti i loro investimenti nella Cassa di Risparmio di Ferrara, ai quali i giudici del tribunale hanno riconosciuto il diritto a essere risarciti, ma rimandando la quantificazione del danno a una futura causa civile, non potranno rivalersi sugli istituti di credito, ma solo sull’ex presidente della Cassa ferrarese Sergio Lenzi, condannato a due anni e mezzo di reclusione, e l’ex direttore generale Daniele Forin. condannato e due anni e tre mesi.

Il processo, terminato ieri pomeriggio a Ferrara, coinvolgeva la Cassa di Risparmio di Cesena e i suoi dirigenti in relazione all’aumento di capitale da 150 milioni di euro della Cassa di Risparmio di Ferrara, effettuato nel 2011 nanche attraverso uno scambio di acquisto di azioni effettuato sia con la Carisp Cesena che con Banca Valsabbina di Brescia. Per Germano Lucchi, Adriano Gentili e Maurizio Teodorani il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a quattro anni e tre mesi di reclusione.

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L’assoluzione di Ferrara arriva dopo quella del novembre scorso a Forlì, dove Lucchi e Gentili erano accusati di false comunicazioni sociali (falso in bilancio) e ostacolo alla vigilanza della Banca d’Italia in relazione all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2012.

«La sentenza è andata nella direzione in cui doveva andare, come noi abbiamo sempre sostenuto – ha detto Adriano Gentili –. Per fortuna sia a Ferrara che a Forlì abbiamo trovato delle persone che si sono rese conto di quello che avevano per le mani, ma non è così per tutti: altri stanno soffrendo come abbiamo sofferto noi».

Germano Lucchi non ha rilasciato dichiarazione, però ha chiamato alcuni amici per comunicare personalmente l’esito favorevole del processo. Gli avvocati difensori hanno espresso soddisfazione per l’esito del processo che ribalta completamente la costruzione della procura della Repubblica come era già avvenuto a Forlì.