Prof non vaccinati, assegnati gli incarichi

Tornati in servizio non in classe, ma con altre mansioni: dagli sportelli online al Marconi, all’impiego nell’azienda agraria al Garibaldi

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di Andrea Alessandrini

La giornata campale, ieri mattina, del ritorno a scuola degli insegnanti non vaccinati ha visto il rientro nelle scuole cesenati di alcune decine di docenti che i dirigenti scolastici sono tenuti a impiegare in mansioni per 36 ore settimanali, senza che possano entrare in casse e svolgere attività didattica, pur essendo tenuti a presentare i tamponi ogni 48 ore che garantiscono di non esse contagiati.

"Nel nostro istituto Pascal-Comandini sono quattro – informa il dirigente Francesco Postiglione – ma preferiscono non comunicare le mansioni attribuiti per salvaguardare la loro privacy, ed evitare che vengano identificati, ma sono già dal primo giorno impiegati come prevede la norma a beneficio dell’istituto".

Ne parla invece Marco Ruscelli il preside dell’istituto tecnico tecnologico Marconi di Forlì, che ha una sede staccata a Sarsina.

"Ho un solo docente rientrato senza essere vaccinato con il certificato del tampone – spiega il dirigente – e abbiamo creato insieme una mansione nell’arco delle 36 ore che dalle 11 del mattino si allunga alle 17. Per la prima parte il professore si occupa di mansioni inventariali a vantaggio della scuola mentre nel pomeriggio svolge uno sportello on-line di assistenza agli studenti collegati online da casa non limitatamente alle discipline della classe di concorso, ma più in generale alle competenze. Questo consentirà una copertura più ampia nella risposta alle esigenze formative degli studenti". "È fondamentale anche creare un dialogo costruttivo con i docenti non vaccinati e che non vogliono rientrare – aggiunge il preside Ruscelli –: dopo un colloquio che ho avuto con uno in questa situazione, si è convinto a prendere l’aspettativa per qualche mese, come la legge consente".

"Al liceo linguistico Alpi non ci sono insegnanti rientrati il 1° aprile che non si sono vaccinati - comunica la dirigente Valentina Biguzzi -, in quanto chi aveva preso il covid è guarito dalla malattia ed è potuto rientrare a scuola, dopo essere stato sospeso. Mi sento alleggerita, perché non è facile creare progetti con mansioni che tengano i docenti distanti dagli studenti".

Per l’istituto Agrario Graibaldi-Geometri Da Vinciè venuta in soccorso l’azienda agraria. "Per quanto riguarda il nostro istituto – afferma la dirigente Luciana Cino – ho deciso di impiegare i docenti non vaccinati rientrati a scuola in progetti di sviluppo dell’azienda che necessita di supporti". Nacque contestualmente all’istituto Agrario, nel 1882. A quel tempo la scuola aveva in dotazione un solo podere, che oggi sono diventi quattro, tutti ubicati nel territorio cesenate.