Protesta per il gioco lecito a Roma e Milano

Due manifestazioni porteranno in piazza almeno diecimila persone. Pullman di lavoratori partiranno da Cesena e Cesenatico

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di Paolo Morelli

Otto mesi di lockdown, cioè di chiusura totale, senza che nessuno alzi un dito o faccia sentire una voce di protesta. Ma oggi ci saranno due manifestazioni in contemporanea in piazza del Popolo a Roma e in piazza Duomo a Milano per protestare contro il silanzio che circonda il settore del gioco lecito che dà lavoro a 150.000 persone in Italia. E’ stata autorizzata la presenza di 5.000 persone in ogni piazza, ma potrebbero essere di più. Dall’Emilia-Romagna partiranno diversi pullman, dei quali uno da Cesena (Hippogroup) e uno da Cesenatico (Atlantica Bingo).

Non ci sono solo le sale bingo, slot e vlt, ma anche le agenzie di scommesse, alcune delle quali non riapriranno più perché bloccate dal distanziometro, sul quale il Coniglio di Stato ha chiesto chiarimenti al Comune di Bologna. Nella provincia di Forlì-Cesena i posti di lavoro in ballo, compreso l’indotto, sono un migliaio.

In coincidenza con le manifestazioni di Roma e Milano riaprirà i battenti, dopo la consueta pausa invernale, l’ippodromo dell’Arcoveggio di Bologna, gestito da Hippogroup Cesenate.

"Sarà una riapertura importante perché faremo la premiazione dei Social Award 2020 – afferma il direttore generale Marco Rondoni – cioè dei personaggi e dei cavalli più votati sul web, ma sarà una riapertura monca perché mancherà il pubblico".

Anche il calcio si gioca a porte chiuse, certo, "ma, ma è un’altra cosa – spiega Rondoni – ci sono le reti televisive nazionali a fare da amplificatore". Dunque: "Se guardassimo solo i conti non dovremmo aprire, anche perché i costi sono aumentati per i protocolli anti-Covid, ma danneggeremmo tutti coloro che lavorano nell’ippica. Per cui apriamo, anzi continuiamo a investire come abbiamo fatto nelle scorse settimane realizzando una pista innovativa con la sabbia spessa 30-40 centimetri nel centro di allenamento Ippocampus di Castel San Pietro Terme".

Da qui le richieste della categoria: "Auspichiamo che si possa tornare gradualmente alla normalità – chiude Rondoni –. Non è solo una questione di posti di lavoro, ma ben più delicata: tenere chiusi gli spazi del gioco lecito favorisce il gioco illegale che è in mano alla criminalità organizzata. Non passa giorno senza notizie di bische clandestine scoperte dalle forze dell’ordine, ma per ognuna che viene scoperta quante ce ne sono che continuano a operare?"