Qualità dell’olio alta, ma c’è l’ombra dei rincari

I produttori cesenati confermano: produzione in crescita del 40 per cento

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Un’ottima annata, sia per quantità che per qualità: in un periodo particolarmente complicato per il settore agricolo - costretto a far fronte, tra l’altro, a siccità e caro energia - l’olivicoltura dimostra appieno la propria resilienza. Anche nel Cesenate, come nel resto della Romagna, i produttori confermano, a caldo, un raccolto di olive pari almeno al doppio dello scorso anno e un +40% di produzione di olio.

Ne abbiamo parlato con Federico Facciani, vice presidente di Coldiretti Forlì-Cesena e titolare dell’azienda agricola ‘La Castellana’, sui colli a metà strada tra Cesena e Bertinoro. Qui, Facciani produce vino e, appunto, olio. "Paradossalmente, il caldo eccessivo dei mesi estivi ci ha, per molti versi, favorito: è un clima più simile a quello del Sud Italia, dove, non a caso, gli oliveti prosperano. La qualità sarà alta: lo rileviamo dalle proprietà organolettiche, nonché da colore e profumo. Purtroppo, sulla produzione di quest’anno pesa l’ombra dei rincari". Rincari stellari, che interessano bottiglie (‘+80% rispetto a un anno fa’, dichiara Facciani, fatture alla mano), lattine in alluminio (+50% rispetto al 2021) e tutto il processo di molitura, balzato a +40% per il caro energia.

A proposito di molitura, la resa media è la migliore degli ultimi 10 anni: "siamo al 12-13%, che vuol dire 12-13 litri di olio ricavati da un quintale di olive", chiarisce Filippo Tramonti, presidente di Arpo – Associazione regionale produttori olive e titolare di un’azienda agricola bio a San Mauro Pascoli. "È ancora presto per avere i numeri definitivi", prosegue Tramonti, "in queste settimane i frantoi stanno lavorando giorno e notte: i produttori, complice il caldo, si affrettano a terminare il raccolto. Invito chi ci legge a recarsi in un frantoio – a Balignano, ad esempio, o a Calisese – per assistere alla molitura delle olive. Un processo che ci riporta a una tradizione millenaria e preziosa, da non disperdere".

Maddalena De Franchis