Quando riconoscere il mondo attorno a sé è un’impresa

Stasera la prima proiezione del film ‘I fiori del convolvolo’ incentrato sulle problematiche dell’autismo

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La sensibilizzazione sul tema della sindrome di Asperger, forma particolare di autismo, sarà protagonista stasera al Teatro Petrella di Longiano. Alle 21 aprile verrà proiettato il film "I fiori del convolvolo", cortometraggio di 30 minuti che narra la storia di Mattia, un bambino che ha la sindrome di Asperger. Mattia a volte ha difficoltà a riconoscere il mondo che lo circonda. Capisce ben presto di essere una persona speciale, ma convivere con una persona così particolare mette molta pressione a chi gli sta intorno. Un famigliare non reggerà, tradendolo nella maniera più dolorosa. Mattia, però, è dotato di uno spirito invincibile e non si fa travolgere dagli eventi, persino i più tragici. Si tratta del terzo film diretto da Giuseppe Fabbri, è tratto dall’omonimo racconto di Stefano Lunedei, scritto tre anni fa e non ancora pubblicato ed è stato interamente girato a Rimini nell’estate 2021, grazie al sostegno di imprenditori locali e a una capillare raccolta fondi effettuata sul territorio. Protagonista l’esordiente Francesco Drudi, accompagnato da un cast di grande esperienza: Marco Mussoni, Chiara Cicognani, Francesca Airaudo, Francesco Tonti, Mara Di Maio, Giorgia Fabiani, Niko di Felice, Ivana Rambaldi, Vanessa Villa, Leonardo Vitali, e per la prima volta sullo schermo, il piccolo Andrea Mussoni. Anche le musiche sono "a km zero", grazie alla partecipazione del cantautore riminese Filippo Malatesta, col suo brano "Una vita selvatica". Al termine della proiezione è previsto un dibattito sul film, assieme a Enrico Fantaguzzi di Link@ut. Dice il regista Giuseppe Fabbri: " Il mio film non è un documentario, non è un manuale di comportamento. Oggi la persona con autismo ha un grande problema: quello di essere accettato dalla gente".

Ermanno Pasolini