"Quattro ore in meno, ma con la stessa paga"

La falegnameria Face concede mezza giornata di libertà senza toccare lo stipendio. Il titolare: "Con più svago si lavora meglio"

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Lavorare meno per lavorare meglio e vivere più serenamente: la settimana corta lavorativa.

La prassi, in via di sperimentazione in alcuni paesi europei, debutta ufficialmente a Cesena. Dal 1° gennaio 2023 la ditta Face sas, azienda artigiana che produce e commercializza serramenti dal 1956, ridurrà la settimana lavorativa dei propri dipendenti, mantenendo inalterato il loro salario.

Per gli otto addetti impiegati nella produzione e posa di serramenti il tempo lavorativo settimanale passerà dalle attuali 40 ore a 36; nella mezza giornata libera che avranno a disposizione potranno riposarsi o dedicarsi quindi alle proprie passioni, con maggior tempo libero a disposizione.

"Da tempo riflettevo su questa possibilità da introdurre in azienda – spiega il titolare di Face sas. Fabrizio Lelli – nella convinzione che più che insistere su un continuo aumento della produzione oggi sia decisamente più importante riuscire a lavorare meglio e vivere con maggiore serenità. Così, un paio di mesi fa, per festeggiare i miei primi quarant’anni di lavoro ho deciso di regalarmi una mezza giornata libera alla settimana. Ho scelto il mercoledì mattina, dedicandolo a una mia grande passione, il nordic walking".

Da ottobre a oggi l’esperimento vissuto in prima persona da Lelli gli ha fatto confermare le sue convinzioni pregresse, portandogli benefici concreti sia in termini di serenità che di produttività. Dopo aver verificato con l’aiuto di Cna area Cesena Val Savio la fattibilità di ridurre il monte ore settimanale mantenendo inalterati gli stipendi, l’imprenditore ha esteso la proposta ai propri collaboratori, i quali non potevano che accoglierla positivamente. Il nuovo orario lavorativo sarà effettivo con l’inizio del nuovo anno per un periodo sperimentale di sei mesi con l’obiettivo di prorogarlo ulteriormente.

"Credo che come imprenditori siamo chiamati a fare scelte concrete per il benessere di chi lavora nelle nostre aziende – spiega ancora il titolare Fabrizio Lelli – soprattutto dopo quanto abbiamo attraversato negli ultimi anni. Ai nostri collaboratori siamo profondamente grati per aver supportato l’azienda in questo periodo particolare. Oggi recessione, pandemia e guerra impongono nuove scommesse e prospettive. L’auspicio è che il piccolo esempio fornito dalla nostra azienda possa stimolare altri a riflettere su questa possibilità, un cambiamento reale è possibile solo se parte dal basso".

Tra i benefici aggiuntivi che emergono dalle prime sperimentazioni della settimana corta in Europa rientra anche l’opportunità di ottimizzare le risorse energetiche impiegate nella produzione, qualora il riposo settimanale avvenga in un unico giorno per tutti i lavoratori. "C’è anche questa possibilità – riconosce Lelli – ma al momento non è stata posta come una questione prioritaria. L’unico consiglio che mi sono sentito di dare ai miei collaboratori è quello di utilizzare questo nuovo tempo libero per coltivare le proprie passioni, ciò che fa stare loro meglio e più appagati e li fa sentire in sintonia con il mondo e che alla fine produce benefici sulla vita e anche sulla quotidiana esperienza lavorativa".

re.ce.