Diminuisce il numero di furti in abitazione in provincia. Una diminuzione ancora più accentuata nella città di Forlì. Le zone dove i ladri colpiscono con più frequenza sono, a Forlì, i quartieri di Ca’ Ossi e San Martino in Strade e, a Cesena, il centro e l’asse viario che porta al mare. Ieri in Prefettura le forze dell’ordine hanno partecipato a un incontro nel quale si è discusso del piano di controllo del territorio per prevenire il fenomeno dei furti in abitazione; il documento, redatto un paio di anni fa dal questore, Lucio Aprile, è stato aggiornato. I numeri forniti hanno preso in esame la situazione in provincia prima dell’applicazione del piano del questore e prima della pandemia stessa (che, comunque, un impatto sul fenomeno lo ha avuto). Arrivando ai numeri, nel 2018 i furti in abitazione in provincia furono 1.766. "Nel 2021 - ha detto il questore Aprile -, siamo scesi a 1.020, con una riduzione del 42%". Nel 2020 lockdown e restrizioni "hanno prodotto un calo sensibile, seguito da un rimbalzo (una crescita, ndr) nel 2021".
Confrontando i dati del 2018 con quelli del 2021 a Forlì la riduzione dei furti in abitazione è stata ancora più marcata: - 54%. Un dato da evidenziare tenendo conto che "a livello nazionale il calo è stato del 35%". Il piano per prevenire e contrastare i furti nelle case funziona per sommi capi in questa maniera: ogni volta che viene commesso un furto, vengono georeferenziate posizione, orario e giorno della settimana. Sulla base dei dati elaborati, "decidiamo la maniera migliore e più efficace di messa a punto dell’attività di prevenzione". Il tutto, logicamente, coinvolge tutte le forze dell’ordine: carabinieri, guardia di finanza, polizia locale, polizia ferroviaria e polizia di frontiera. Le giornate nelle quali i ladri sono entrati con più frequenza in azione sono quelle che vanno dal mercoledì al sabato. "A Forlì le zone più colpite sono quelle di Ca’ Ossi e San Martino in Strada, a Cesena la zona centro e l’asse in direzione mare". Pur non rivelandoli, il questore precisa che Forlì "non è Milano o Napoli. Se prendiamo Ca’ Ossi, i numeri non sono così esorbitanti". Aprile aggiunge che "dire a chi ha subìto un furto che c’è stata una riduzione del 54% nel giro di quattro anni, mi rendo conto, è inutile". Nel complesso il questore non può che ritenere "positivi" questi numeri. Ora il piano è stato aggiornato. Le somme si tireranno "tra uno-due anni". "Stiamo utilizzando tutto quanto è nelle nostre possibilità per contrastare questo fenomeno - è la valutazione del prefetto, Antonio Corona -. In questo territorio, e non deve sembrare scontato, c’è la massima collaborazione tra le forze dell’ordine e le istituzioni. Questo ci permettere di organizzare bene il lavoro".
Luca Bertaccini