Quindici profughi in arrivo "Attesi a braccia aperte"

In fuga dal conflitto, sono madri con bimbi in età scolare. L’assessora Labruzzo: "Le donne già residenti stanno aspettando di riabbracciare i loro familiari"

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di Luca Ravaglia

Continuano gli arrivi di famiglie ucraine nel comprensorio. In queste ore i primi profughi in fuga dalla guerra cominceranno a raggiugere anche la città di Cesena e i primi a farlo sono una madre che accompagna il figlio di 13 anni: i due potrebbero anzi essere arrivati già durante la notte appena trascorsa. Ad accoglierli ci saranno famiglie di loro connazionali, ma non solo, dal momento che anche molti cesenati si stanno dimostrando pronti a fare la loro parte, allargando le braccia davanti a chi chiede aiuto. Il giorno decisivo per fare maggiore chiarezza sulla situazione sarà oggi, quando è in programma un incontro con la Prefettura, nel corso del quale verranno delineati i percorsi da seguire: visti anche gli alti numeri di arrivi previsti, entreranno certamente in funzione anche le strutture e i centri di accoglienza pubblici, per lo meno in partnership coi privati.

Nell’immediato intanto saranno oltre 15 persone a raggiungere il territorio comunale di Cesena e lo faranno in piccoli gruppi familiari. Ieri intanto è stato organizzato un incontro che ha coinvolto i servizi sociali, l’Asp e anche rappresentanti della comunità ucraina cesenate, alla quale si è rivolta l’assessora ai servizi alla persona Carmelina Labruzzo: "I cesenati hanno dimostrato di avere ancora una volta un gran cuore. In tanti infatti si stanno mobilitando per fronteggiare l’emergenza umanitaria: siamo in costante contatto con la Caritas Ucraina d’Italia e con don Vasyl, il parroco della comunità cattolica ucraina, di rito bizantino, con lo scopo di rispondere alle esigenze emerse in tempi rapidi. In queste ore abbiamo incontrato alcune cittadine ucraine che vivono sul nostro territorio, alcune di loro ci comunicano di essere in attesa di figli, nipoti e familiari, altre chiedono di essere supportate nella ricerca di soluzioni abitative atte ad ospitare i nuovi arrivi. Cesena accoglierà tutti coloro che fuggono dalla guerra assicurando ai concittadini ucraini il ricongiungimento con i propri cari".

"I numeri diffusi dall’Agenzia Onu per i rifugiati – aggiunge la presidente di Asp Cesena Valle Savio Elena Baredi – ci allarmano non poco. Abbiamo il dovere e la responsabilità di aprire le porte e di accogliere tutti coloro che chiedono aiuto. Si tratta perlopiù di madri con bambini e bambine, molti in età scolare, per i quali appronteremo soluzioni di prima accoglienza mettendo a loro disposizione mediatori linguistici e un supporto psicologico. Le concittadine ucraine con cui ci siamo confrontati svolgono un lavoro prezioso per la nostra comunità: si prendono cura dei nostri anziani e assistono le persone più vulnerabili".