Morto Quinto Casadei, addio al pioniere delle calzature

Il fondatore della celebre griffe si è spento ieri al Bufalini all’età di 88 anni. Ha portato l’azienda di San Mauro Pascoli alla fama internazionale

Quinto Casadei, pioniere delle calzature

Quinto Casadei, pioniere delle calzature

Cesena, 22 novembre 2022 - San Mauro Pascoli ha perso un altro pioniere della sua storia calzaturiera. Questa mattina all’ospedale Bufalini di Cesena, si è spento all’età di 88 anni Quinto Casadei, fondatore del marchio di scarpe che porta il suo nome, fondato insieme alla moglie Flora e ai fratelli Rino e Nando. Era l’ultimo rimasto della prima generazione calzaturiera, quella che aveva fatto nascere l’azienda alla fine degli anni ’50, per poi portarla alla fama internazionale nel periodo del miracolo economico italiano e lanciato la scarpa "made in San Mauro Pascoli" in tutto il mondo.

Quinto Casadei, vedovo di Flora Ricci, lascia i figli Cesare e Cinzia, i nipoti Arianna, Federico, Lorenzo e Riccardo. Il funerale si svolgerà giovedì mattina con la messa che sarà celebrata nella chiesa parrocchiale di San Mauro Pascoli alle 10.30. Seguiranno il trasporto e la sepoltura nella tomba di famiglia del cimitero locale.

L’azienda dei fratelli Quinto, Rino e Nando, con Flora moglie di Quinto, sorge nel 1958 in un piccolo laboratorio nel centro storico di San Mauro Pascoli. All’inizio la produzione si limita ai sandali che sono destinati ai primi turisti che frequentano la riviera romagnola. Si narra che la richiesta era tanta in quegli anni che i turisti si piazzavano il sabato mattina fuori dai laboratori di San Mauro per ricevere i sandali appena "sfornati", come fossero bomboloni. Una situazione incredibile, ma che fa comprendere che già allora le creazioni calzaturiere di San Mauro Pascoli erano apprezzate e ricercate come gioielli. Infatti l’azienda cresce di dimensioni e inizia a esportare le sue scarpe in Germania, Stati Uniti d’America, Giappone, sino ad arrivare al primo monomarca estero a Bruxelles nel 1977. Negli anni ‘80 si espande anche ai mercati del Medio Oriente, mentre nel 1994 entra in azienda il figlio Cesare in qualità di direttore creativo. Non si è trattato solo di un passaggio generazionale, ma anche manageriale. Una sorta di anello di congiunzione tra il pionierismo artigianale della prima ora e l’apertura al mercato globale nel segno dei tempi. Intanto il successo sui mercati esteri è sempre più crescente e i modelli di Casadei sono particolarmente apprezzati dalle star del cinema e della musica. Il marchio si afferma come un’icona della moda italiana. Se ne accorgono i grandi gruppi della moda che iniziano a guardare con interesse le griffe di San Mauro Pascoli.

Sono gli anni del passaggio di Sergio Rossi a Gucci, di Pollini ad Aeffe, di Baldinini a Burani. Le sirene per la Casadei arrivano da Prada, con Bertelli che atterra a San Mauro Pascoli in elicottero per trattare l’acquisto. Tutti ci hanno provato a portargli via il marchio, ma Cesare Casadei lo ha tenuto ben stretto consapevole del valore delle sue scarpe di lusso da donna che crearono i loro genitori con tanto amore e passione. Ora l’azienda è giunta alla terza generazione con l’ingresso di Arianna, figlia di Cesare, che già si è fatta notare anche oltre Oceano per le sue creazioni.

Oggi Casadei conta 120 dipendenti, una ventina di negozi all’estero sparsi per il globo e cinque in Italia. Le scarpe di Cesare Casadei e della figlia Arianna oggi sono calzate dalle più grandi star del mondo dal cinema, alla televisione, al teatro fino ai festival canori e cinematografici di ogni nazione. L’azienda è riuscita a tenere insieme l’alta qualità artigianale delle origini e la proiezione internazionale del mondo della moda e dello star system. Ora San Mauro Pascoli e tutto il mondo imprenditoriale calzaturiero hanno perso il suo fondatore, Quinto Casadei, pioniere del distretto di San Mauro Pascoli insieme a Sergio Rossi e Vittorio Pollini.