Raccolta di rifiuti marini, la città in prima fila

Nel programma italo-croato ’Resistance’ una parte importante è quella della pulizia dei fondali. Sette le imbarcazioni coinvolte

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di Giacomo Mascellani

È protagonista anche Cesenatico nel progetto di capitalizzazione europeo ’Resistance’ del programma Interregionale Italia-Croazia, che consiste in un piano di cooperazione transfrontaliera cofinanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), che è un esempio di collaborazione con il chiaro ed importante obiettivo di escogitare soluzioni comuni volte alla prosperità e alla crescita blu nell’area Adriatica.

In particolare ’Resistance’ fa riferimento ai partner che hanno partecipato a differenti progetti della scorsa programmazione, delle conoscenze e dei dati raccolti dai sette progetti conclusi, che sono ’Ecomap’, ’Ecoss’, ’Net4mplastic’, ’Soundscape’, ’Dory’, ’Saspas’ e ’Ml-Repair’.

Il progetto ’Ml-Repair’, iniziato a gennaio 2018 e terminato a giugno 2019, è stato sviluppato e coordinato dal Dipartimento dei Beni culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, capofila del progetto. Si tratta di una continuazione del progetto del sistema di gestione degli attrezzi da pesca DeFishGear nella regione Adriatica. L’obiettivo ambizioso ma raggiungibile era quello di creare un concetto di responsabilità personale per il problema dei rifiuti marini, diffondendo l’adozione di buone pratiche a tal riguardo e nei confronti di tutti coloro che in mare vivono e lavorano e che non solo lo amano.

Una delle azioni più importanti del progetto è stato il ’Fishing for litter’, la raccolta dei rifiuti marini ad opera dei pescherecci durante le attività di pesca. Le imbarcazioni impegnate tra Italia e Croazia sono state 60 e, per quanto riguarda quelle italiane, il quantitativo dei rifiuti portati a terra nell’arco di un anno è stato di ben 22 tonnellate. Oltre a ciò, è stato possibile svolgere una raccolta dati con relativa classificazione dei rifiuti e individuazione di diversi punti di raccolta tramite l’applicazione ’Ml-Repair’, utilizzata dai pescatori durante le uscite in mare.

La marineria ed i pescatori di Cesenatico, coinvolti dalla Cooperativa Mare di Cattolica, hanno partecipato alle attività di progetto con grande coinvolgimento e dedizione, impiegando sette imbarcazioni e raccogliendo la bellezza di 3.500 chilogrammi di rifiuti. L’esperienza sarà raccontata ed esposta ai partner del progetto Resistance questa mattina, presso il porto di Cesenatico.

La visita, guidata dai professori Giulio Pojana, responsabile di progetto, ed Andrea Gugnali (biologo della Cooperativa Mare), sarà molto istruttiva e ricca di contenuti non solo tecnici ma soprattutto ambientali ed umani perché comprende sia la visione diretta di uno sbarco a terra di rifiuti ma anche il relativo smaltimento da parte di una delle imbarcazioni che ha partecipato al progetto.

Andrea Tosi, capitano di un peschereccio impegnato nelle varie operazioni, racconterà della sua esperienza nel progetto di sostenibilità e salvaguardia del mare. Inoltre, sarà mostrata l’area adibita a punto di raccolta rifiuti marini con relativi cassonetti per la raccolta dei rifiuti marini che purtroppo si trovano in sempre maggior quantità nei nostri mari.

Analogamente a questo progetto, la Fondazione Cetacea sta sperimentando con alcuni pescherecci della marineria di Cesenatico, una rete innovativa, pensata per raccogliere esclusivamente rifiuti sui fondali marini. Tale sperimentazione rientra in un altro progetto Interreg Italia Croazia ancora in corso, il Marless, in collaborazione con i pescherecci ’Rimas’ e ’Michela’ del porto di Cesenatico.