Raccolta fondi per aiutare Linaro Nuvoleto, ripristinata l’unica strada

Raccolta fondi per aiutare Linaro  Nuvoleto, ripristinata l’unica strada

Raccolta fondi per aiutare Linaro Nuvoleto, ripristinata l’unica strada.

Come in altre zone del territorio romagnolo anche nella media vallata del Borello, Linaro, Nuvoleto e Ranchio si sta lavorando per riportare ad un minimo di normalità quelle zone. E’ partita una raccolta fondi possibile attraverso il link https:gofund.mebba61b16 e, a breve anche la locale Pro loco di Linaro-San Romano si attiverà per agevolare i versamenti utilizzando il cc della Pro loco con relativo Iban.

A Linaro tutta la rete sentieristica è stata inibita data la pericolosità e le frane attive. Su tutto il perimetro dell’abitato su di una altura rocciosa, a monte e a valle, sono state evidenziate situazioni di pericolo. "Un disastro - dicono i linaresi - a noi piange il cuore per tutto il lavoro fatto in questi vent’anni anni andato distrutto in gran parte: sculture, sentieri, tabelle, ponticelli, segnali, aree pic nic". Stesso discorso per Nuvoleto appena sopra Linaro dove, grazie ad un’encomiabile opera di volontariato da parte di tanti, è stata ripristinata alla meglio l’unica strada di collegamento (foto). Al momento è stata ripristinata solo l’erogazione di acqua potabile e non ancora il gas e l’energia elettrica. Si va quindi con un gruppo elettrogeno perchè i cavi elettrici si sono sfilati a seguito della caduta dei pali di sostegno.

Scorrendo gli annali un’altra disastrosa alluvione a Linaro e dintorni avvenne nel 1939, con straripamenti del torrente Borello. Vari agricoltori lasciarono terre e case devastate per stabilirsi altrove, specie a Pomezia lavorando alle bonifiche. Vennero loro assegnati gratuitamente casa, terreno e attrezzatura. In un altro nubifragio il 24 ottobre 1951 si ebbero due vittime, padre e figlia della famiglia Bucci. Danni alle colture agricole, all’acquedotto, alle strade. Furono avviati interventi come lo sgombero di frane, riparazione dell’acquedotto e delle passerelle di Valleripa e Piavola per un costo di due milioni di lire.

Edoardo Turci