Le ricerche del ragazzo scomparso (Foto Ravaglia)
Cesena, 27 gennaio 2021 - Mentre l’elicottero sorvola la città, una task force di oltre cinquanta uomini fra polizia, carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile battono a 360 gradi il nostro comprensorio senza sosta, con la speranza di porre fine all’incubo di una famiglia. Non si hanno tracce di un ragazzino di 15 anni dal tardo pomeriggio di lunedì. L’allarme lo hanno lanciato i genitori del ragazzo, non vedendolo rientrare a casa intorno alle 18. Vive in città con la madre e il compagno. Tutte le forze dell’ordine si sono mosse immediatamente mettendo in campo le forze possibili, seguendo innanzitutto le zone frequentate dal ragazzo. Ore e ore di apprensione che hanno maturato tante ipotesi ma pochissime certezze. Poi intorno alle 23.30 di ieri la bella notizia. Il ragazzino è stato ritrovato dagli investigatori, sano e salvo, a Gualdo di Meldola.
Una grande gioia per la sua famiglia. Le primissime ricerche sono partite intorno alle 23 di lunedì nella zona di Roversano e sono proseguite in lungo e in largo in tutto il comprensorio fino al mare. Nulla è stato lasciato al caso: nella mattinata di ieri sono state battute le campagne cesenati, poi il fiume Savio, e in particolare la zona del Ponte Vecchio. Il campo base delle ricerche si trovava all’Ippodromo, in piazzale Paolo Tordi, davanti al Carisport. Da lì si muovono le squadre dei vigili del fuoco, insieme all’elicottero arrivato da Bologna. In campo per le ricerche anche unità cinofile arrivate da Reggio Emilia già nella prima mattina di ieri e i sommozzatori. Gli inquirenti hanno battuto il territorio a 360 gradi, confermano dal commissariato di Cesena, ma in particolare le zone collinari e quelle del Monte, perché il ragazzo è un appassionato della natura.
La famiglia, infatti, ha fatto sapere che lui ama allontanarsi dal caos della città per rifugiarsi nel verde. È un ragazzo che tende a isolarsi, ha raccontato la famiglia agli investigatori, che ieri hanno seguito anche la pista dei possibili conoscenti. C’era molta apprensione anche in vista delle rigide temperature notturne, tanto che gli investigatori avevano contattato anche gli amici del ragazzino per sapere se avesse cercato riparo presso le loro famiglie. Poi il ritrovamento poco prima di mezzanotte: gioia dopo tanta paura. La speranza racchiusa nel cuore dei genitori del ragazzo gravitava anche attorno al fatto che il figlio aveva già compiuto azioni come questa ma poi era sempre tornato a casa. Anche di recente, durante le feste, si era allontanato dalla famiglia, rincasando in autonomia qualche ora più tardi. E la speranza è diventata certezza e gioia quando il ragazzino è stato ritrovato sano e salvo.