Raid vandalico all’hotel dei profughi

E’ successo nella notte tra venerdì e sabato. Ieri la Lega ha invece manifestato davanti all’albergo

Raid vandalico

Raid vandalico

Cesena, 12 ottobre 2014 - Tre uomini incappucciati si sono introdotti all’interno dell’Hotel Sintini, sul lungomare di Cesenatico, dove sono ospitati 40 profughi provenienti da Nigeria, Bangladesh, Senegal, Costa d’Avorio e Mali, per effettuare un raid vandalico e far paura agli stranieri. E’ accaduto alle 3 della notte fra venerdì e sabato, quando il terzetto ha scavalcato i cancelli e, probabilmente con delle mazze o dei bastoni, ha iniziato a fare un pandemonio. I danni ammontano a poche centinaia euro ma all’interno dell’albergo si sono vissuti attimi di paura da parte degli stranieri ma anche dal personale dipendente che alloggia al Sintini ed al responsabile della cooperativa Cad che segue i profughi. Un brutto gesto, denunciato dall’albergatore Luca Spataro a nome della Emtur Viaggi ai carabinieri, e sul quale è intervenuta Sandra Polini, esponente dei Cobas e dell’associazione Rumori Sinistri: «Si tratta di un atto di chiara matrice razzista e xenofoba, compiuto da persone spinte da chi vuole alimentare questo clima di tensione». Il tutto è accaduto a poche ore dall’annunciato banchetto di protesta allestito dalla Lega Nord proprio davanti all’Hotel Sintini, così sul lungomare si sono visti due mondi.

Una trentina di leghisti hanno organizzato un presidio lanciando gli slogan «stop all’invasione» e «stop a Mare Nostrum», il progetto in base al quale vengono destinati su vari territori italiani gli immigrati sbarcate nelle coste del sud. Presenti al presidio anche il deputato della Lega Gianluca Pini e il segretario provinciale Jacopo Morrone che hanno criticato l’operazione ‘Mare Nostrum’. L’intervento più atteso è stato quello di Toni Iwobi. Lui, nigeriano, è il responsabile per l’immigrazione della Lega, tuttavia ritiene che ciò non sia una contraddizione, in quanto lui fa parte degli immigrati «che hanno raggiunto la nazionalità italiana compiendo il percorso regolare», mentre «l’immigrazione clandestina è un reato e soltanto il 10 per cento degli sbarcati in Italia — sostiene sempre Iwobi — hanno realmente lo status di rifugiato per motivi politici o umanitari». Mentre i leghisti manifestavano su un lato del lungomare, nel marciapiedi di fronte i profughi dell’Hotel Sintini hanno incontrato gli studenti della classe V del Liceo di scienze umane ‘Maestre Pie’ di Rimini. «Il nostro obiettivo — ha detto l’insegnante Monica Rossi — , è vedere da vicino i temi e le problematiche legate all’immigrazione, in quanto è una materia importante dei nostri studi di sociologia».