LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Una maglietta contro il razzismo: nuova Virtus e Happy Rimini in campo per il match della pace

La società riminese ha difeso la donna tifosa che ha insultato la ragazzina di colore, definendola ‘scimmia’. “Va protetta anche lei, basta odio”

A destra la reazione del pubblico agli insulti razzisti della donna nei confronti di una giocatrice di colore (a sinistra) durante la sfida Happy Rimini-Nuova Virtus under 19

A destra la reazione del pubblico agli insulti razzisti della donna nei confronti di una giocatrice di colore (a sinistra) durante la sfida Happy Rimini-Nuova Virtus under 19

Cesena, 9 febbraio 2025 – Eccolo qui il lato più bello dello sport, che è anche quello più vero e che nulla ha a che fare con quello che si è visto – e sentito – lunedì a Rimini quando la mamma di un’atleta della Under 19 della Nuova Virtus Cesena ha insultato con frasi razziste un’atleta dell’Happy Basket. La mamma ha ricevuto due anni di daspo; la ragazza denigrata, che aveva lasciato il campo per fronteggiare la donna che si accaniva contro di lei, non è stata squalificata e la Nuova Virtus, che in ogni caso era estranea ai fatti, dovrà giocare le prossime tre gare interne dell’under 19 a porte chiuse. E il club riminese invece che ha fatto? Ha fatto quello che insegna lo sport: rimesso la palla al centro, chiedendo a tutti, in particolare a chi in questi giorni sta diffondendo odio sulle pagine dei social network, di smetterla e di dare piuttosto una seconda possibilità alla mamma. Un gesto da campioni. “Ci siamo occupati – si legge nel comunicato diffuso dall’Happy Basket – di proteggere una minore e la sua famiglia. Anche ora intendiamo tutelare la nostra atleta, fare quadrato e farle sentire che non è e non sarà mai sola. Se vogliamo che questa vicenda non cada nel dimenticatoio, abbiamo solo una strada: essere tutti più responsabili in campo, sugli spalti e, soprattutto, sui social. Le nostre azioni ricadono innanzitutto sulle nostre ragazze e quello che vogliamo insegnare sono il rispetto dei valori universali che lo sport riesce a veicolare come nessun altro strumento educativo”. Poi il riferimento diretto alla madre che si è lasciata andare farsi pesantissime: “In questo momento c’è una persona che ha commesso un errore inqualificabile e che per questo sta pagando un prezzo molto alto e con lei la sua famiglia. Anche loro vanno protetti. Chiediamo a tutti di smetterla con i commenti violenti e cattivi: chi sbaglia paga, ma su questo si esprimeranno esclusivamente gli organi competenti. Cercare di fare a pezzi la colpevole ci rende forse migliori di lei? Lo sport ci insegna a concedere una seconda possibilità e, quando ci sia pentimento, a cercare di riabilitare chi ha sbagliato: anche questa è inclusione”.

La Nuova Virtus ha risposto da par suo: oggi alle 18 al PalaIppo di Cesena andrà in scena una nuova sfida tra le due compagini, questa volta in relazione alle prime squadre, impegnate nel campionato di serie B femminile. Tutte le atlete entreranno in campo insieme, indossando magliette contro il razzismo. Quella di oggi sarà solo la prima di una serie di iniziative che il sodalizio cesenate intende realizzare per dire il suo no a ogni forma di discriminazione e di insulto.