LORIANO ZANNONI
Cronaca

Razzismo sugli spalti. Urla "sei una scimmia" all’avversaria della figlia

L’insulto della madre di una giocatrice cesenate durante una partita di basket giovanile a Rimini. Immediata reazione della ragazza e del pubblico.

La reazione del pubblico

La reazione del pubblico

È successo tutto lunedì sera alla palestra Carim, storico tempio della pallacanestro riminese. Si stava giocando Happy Basket Rimini – Nuova Virtus Cesena, campionato Under 19 femminile, con le ospiti in vantaggio di 16 punti. Dalla tribuna si è alzato un grido impossibile da far passare sotto silenzio: "Sei una scimmia". L’urlo, pronunciato dalla madre di una delle ragazze di Cesena, era rivolto a una ragazza classe 2007 dell’Happy, con i 18 anni da compiere in aprile. Poco prima la stessa persona aveva pronunciato parole altrettanto dure nei confronti della stessa ragazza, tra l’altro riprendendo il tutto col cellulare: "Chi sei, il guinzaglio di un cane attaccata lì?". La donna stava facendo una diretta social impugnando il telefonino e commentava senza freni le diverse fasi di gioco. A farla scattare sarebbe stato un contatto duro tra la giocatrice riminese e sua figlia.

Dopo l’insulto che ha scatenato la reazione del pubblico, anche la giocatrice riminese si è diretta subito verso la tribuna e ha cercato di avvicinarsi alla cesenate. Le due sono state separate, ma il video della scena, ripreso dalla stessa donna e pubblicato prima di essere cancellato, è diventato virale la sera stessa. La ragazza, espulsa dall’arbitro, potrebbe addirittura essere squalificata. Una beffa. L’Happy presenterà denuncia ai carabinieri, la società cesenate ieri ha emesso un comunicato di scuse, precisando che la donna non è una tesserata.

La partita è andata avanti in un clima surreale, con la giocatrice riminese insultata negli spogliatoi di volta in volta seguita da qualcuno della squadra. L’Happy non l’ha mai lasciata sola. Lo stesso allenatore, Andrea Maghelli, l’ha accompagnata alla macchina prima di salutarla dopo una serataccia da dimenticare. Dal punto di vista strettamente cestistico, quel che accadrà a breve è una squalifica quasi certa per la ragazza, "rea" di aver abbandonato il terreno di gioco per dirigersi verso le tribune. Una vera beffa e a nulla, con ogni probabilità, potranno valere le motivazioni del gesto, l’impossibilità di non reagire di fronte a quell’urlo. Il video, pubblicato online dalla donna prima di essere rimosso in fretta e furia, è stato scaricato ed è diventato virale grazie a whatsapp, che ne ha moltiplicato immediatamente i livelli di diffusione. Ogni gruppo squadra, ogni appassionato di pallacanestro aveva già nella tarda serata di lunedì il video. Al più tardi, è stato visto nella mattinata di ieri. Tutti a quel punto sapevano e il video è riemerso nella giornata di ieri dall’underground di whatsapp per riapparire su tutti i social, repostato dalle principali piattaforme cestistiche e dai portali d’informazione.

Ferma condanna dell’episodio è arrivata dall’assessore comunale cesenate allo sport Christian Castorri: "Siamo sempre più convinti – commenta l’Assessore – che lo sport e tutti i luoghi in cui si insegna e si pratica, deve essere un elemento di incontro, dialogo e formazione. Prendiamo dunque le distanze da quanto avvenuto in questa occasione e ribadiamo che la pratica sportiva non può e non deve lasciare spazio alla violenza verbale e fisica".

Loriano Zannoni