Reddito di cittadinanza, caos a Cesena. Colloqui coi navigator a vuoto

Gli uffici del lavoro non sanno come rintracciare i beneficiari assenti

Reddito di cittadinanza, a vuoto i primi colloqui coi navigator (Imagoeconomica)

Reddito di cittadinanza, a vuoto i primi colloqui coi navigator (Imagoeconomica)

Cesena, 5 ottobre 2019 - E' caos nei Centri per l’impiego dove almeno da un paio di settimane doveva cominciare la sfilata dei beneficiari del reddito di cittadinanza, convocati per la ricerca di un lavoro. Molti non si sono presentati e l’Agenzia per il lavoro non ha saputo che pesci pigliare: ancora troppi i nodi non chiariti dalla legge. Ad esempio, se dalla Romagna un beneficiario del reddito si è trasferito a Palermo, deve prendere un aereo per venire a Savignano o a Cesena per fare il primo colloquio con il navigator? Non si sa.

«Tra gli assenti all’appuntamento - chiarisce Paola Cicognani, direttrice dell’Agenzia regionale per il lavoro Emilia-Romagna - molti avevano una giustificazione valida come risulterà dai certificati per infortunio, malattia o altro, mentre una parte dei soggetti contattati ha semplicemente cambiato residenza e non sappiamo ancora come trattare questi casi perché le disposizioni di legge non forniscono nessuna indicazione». «Il problema - aggiunge Cicognani - risiede nel fatto che la fase operativa è iniziata cinque, sei mesi dopo l’erogazione del sussidio e nel frattempo una quota di persone, che avevamo convocato in base al domicilio, è andata a vivere da un’altra parte. La maggioranza comunque si è regolarmente presentata».

Resta il fatto che la ‘fase due’ del reddito di cittadinanza, quella delle politiche attive per passare dall’assistenzialismo del sussidio a un contratto di lavoro, si sta arenando. La misura bandiera del Movimento 5 Stelle, introdotta dal precedente governo Conti in versione gialloverde, sta portando zero risultati per quanto riguarda il rilancio dell’occupazione, come chiariscono gli ultimi documenti e le previsioni sul tasso di occupazione nel nostro Paese. Forse gli unici ad avere trovato un lavoro (a tempo determinato) sono i navigator, le nuove figure professionali, previste dalla legge che ha istituito il reddito di cittadinanza: alla fine di settembre hanno preso il primo stipendio. I navigator, però, tre nel Centro per l’impiego a Cesena e tre a Savignano (altri 6 a Forlì), difficilmente entro dicembre, come era previsto, riusciranno a offrirlo anche a tutti i beneficiari del reddito di cittadinanza, 227 per il Cesenate e 215 per l’area di Savignano (587 per l’ambito di Forlì), che hanno cominciato a percepire il sussidio nel periodo aprile-luglio e con i requisiti per firmare il ‘Patto per il lavoro’. Molti di loro, come chi ha ricevuto il reddito nei mesi successivi, slitteranno al 2020.