"Reddito di cittadinanza fino a mille euro al mese"

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Bruno Basini, candidato all’uninominale alla Camera per Unione Popolare con De Magistris (collegio Forlì - Cesena). Quali misure proponete sul reddito di cittadinanza?

"Intendiamo portarlo da 780 a 1.000 euro al mese; innalzare la soglia di accesso l’ISEE da 9.360 a 12.000 euro e renderlo una misura individuale e non esclusivamente legata al nucleo familiare".

Si parla poco, in campagna elettorale, del problema casa, quando solo a Forlì, all’ultimo bando del Comune per assegnare un alloggio popolare, hanno fatto domanda in migliaia, con 700 famiglie in lista d’attesa. Che soluzioni fornisce il suo partito?

"E’ un dato di fatto che gli affitti delle case anche a Forlì hanno raggiunto livelli difficilmente sostenibili per tutti, anche per chi lavora. Invece di alimentare guerre tra poveri bisogna investire nell’edilizia pubblica recuperando tutti gli immobili dismessi, aumentare il contributo per l’affitto, agevolare fiscalmente chi loca in regola, aumentare le agevolazioni per chi decide di comprare la prima casa, a prescindere dall’età. In questo settore bisogna iniziare a intervenire su grandi aree e palazzi, anche privati, presenti in città, abbandonati da decine di anni, da recuperare in senso abitativo, piuttosto che in senso commerciale".

Lei, da ex sindacalista Fiom, conosce bene il mondo del lavoro. Nel nostro territorio ci sono settori più in difficoltà di altri?

"Non vi è settore, purtroppo ,dove non siano presenti forme di precariato e se mi permette anche nel suo settore lavorativo non si scherza. Per esperienza diretta i settori legati ai servizi: ristorazione, commercio, studi professionali, logistica, assistenza sanitaria e alle persone, pulizie. Questi presentano percentuali molto alte di precariato".

Dovesse vincere la coalizione di centrodestra, teme che ci possa essere un arretramento sul fronte dei diritti?

" Sì, penso che una vittoria del centro destra porterà a un restringimento dei diritti civili delle persone in tutti gli ambiti della società e a pagarne il prezzo più alto saranno le donne nelle loro scelte".

Dovendo scegliere, con chi prenderebbe un caffè tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini?

"Prendere il caffè al mar per me è un piacere, che cerco di gustare appieno. Di solito evito di rovinarmi questo momento con la presenza di persone non gradite". Unione Popolare proseguirà il suo percorso anche dopo il voto di domenica?

"Sì, ce l’auguriamo in tanti, come in tanti abbiamo sentito l’esigenze di dare voce a chi, in diversi modi, ha resistito e si è opposto alle politiche antipopolari portate avanti dai governi precedenti e anche a chi è sfiduciato e stanco. Il grande successo della raccolta delle firme in pieno agosto e il lavoro in comune durante campagna elettorale, pieno di entusiasmo, ci dà speranza per il futuro".

l.b.