REDAZIONE CESENA

Residenti di San Cristoforo: "Si chiuda l’ultimo tratto della secante"

Nuovo incidente, scooterista contro un furgone. Il problema è irrisolto dal 1990. "Il divieto di accesso ai camion non basta, manca il controllo".

Il soccorso dopo l’incidente

Il soccorso dopo l’incidente

Non passa settimana senza che ci sia almeno un incidente stradale allo sbocco della Secante (lato Forlì) con via San Cristoforo. L’ultimo è stato all’imbrunire: un giovane scooterista che proveniva dalla via Emilia ed era diretto a San Cristoforo è andato a sbattere violentemente contro un furgone che proveniva dalla direzione opposta e stava svoltando a sinistra per imboccare la Secante. Le ferite riportare dal giovane non sono particolarmente gravi, ma l’alta frequenza degli incidenti imporrebbe misure drastiche.

I residenti del tratto di via San Cristoforo in corrispondenza del l’immissione della Secante sono esasperati: "Siamo stanchi di riparare le recinzioni delle nostre abitazioni, di svegliarci nel cuore della notte per il rumore delle lamiere che cozzano tra di loro e di uscire temendo che ci sia qualcuno da soccorrere con urgenza. Il problema è vecchio, la Secante fu aperta nel 1990 e da allora il problema è all’ordine del giorno, ma finora abbiamo sentito solo chiacchiere: le ultime dal sindaco Enzo Lattuca che ha parlato di una rotonda e una strada a due corsie per il collegamento con la via Emilia, poi dall’onorevole Galeazzo Bignami che un giorno si presentò a Cesena con funzionari dell’Anas affermando che il ‘Lotto Zero’ della Secante sarebbe stato ammesso alla progettazione. Poi Bignami, che allora era viceministro ai Trasporti e Infrastrutture, è diventato capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, speriamo che si ricordino i funzionari dell’Anas".

Il Comitato di Via San Cristoforo rilancia la sua proposta: "L’attuale incrocio è troppo pericoloso, anche perché il divieto di accesso per i camion all’ultimo tratto della Secante non serve a niente perché non c’è mai una pattuglia a controllare, per cui rimane una sola cosa da fare: chiudere totalmente l’ultimo tratto della secante. Bisogna costringere i conducenti di tutti i veicoli che arrivano da Est a uscire sull’E45, oppure prima, in via Dismano".

pa.mo.