Riaperto anche il caso di Cristina Golinucci

Mamma Marisa: "Spero che finalmente arrivino risposte". La nuova pista: un uomo con precedenti per molestie verso giovani donne

di Luca Ravaglia

"Ci sono giorni, come questo, che non sono per niente facili da affrontare. A livello fisico ce la metto tutta, ma l’aspetto psicologico è decisamente pesante. Spero di non cedere. Perché voglio la verità su Cristina". E’ provata Marisa Degli Angeli, la mamma di Cristina Golinucci, che da oltre 30 anni si batte per conoscere ciò che accadde a sua figlia il primo settembre del 1992, quando la ragazza, dopo aver parcheggiato la sua auto nel piazzale antistante il convento dei frati Cappuccini, scomparve senza essere mai più ritrovata. Dopo che l’avvocato Barbara Iannuccelli che segue il caso di Cristina ha annunciato la riapertura delle indagini anche in relazione alla scomparsa della giovane Golinucci sulla scia di quanto disposto in relazione al caso di Chiara Bolognesi, per mamma Marisa si palesa una nuova speranza, accompagnata però dal pesante carico emotivo di una vicenda che dopo tre decenni non ha ancora portato risposte concrete.

"Non sono sola – ha raccontano Marisa Degli Angeli preparandosi a partire per Roma, dove ieri ha partecipato alla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ – perché l’associazione Penelope mi è sempre stata vicina e con lei pure l’avvocata Barabara Iannuccelli, che sta seguendo la vicenda di Cristina senza chiedere compensi. La ringrazio enormemente per tutto l’impegno e la professionalità che mette nel suo lavoro. Ha la stessa età che avrebbe oggi mia figlia, voglio credere che sia più di una coincidenza". A riaccendere i riflettori sulla vicenda è stata la decisone presa dalla Procura di Forlì di riaprire il caso di Chiara Bolognesi, trovata morta a 18 anni dopo essere scomparsa da casa poco più di un mese dopo Cristina. Delle due giovani si persero le tracce in luoghi relativamente vicini: la zona del convento dei Cappuccini e il quartiere di Ponte Abbadesse.

Entrambe avevano frequentato ragioneria ed erano legate alla medesima associazione di volontariato. In particolare, a determinare la riapertura dell’inchiesta (per ora formalmente contro ignoti) ci sarebbero anche nuovi elementi che indirizzerebbero le indagini verso un uomo dell’ambiente cattolico cittadino. Che avrebbe conosciuto entrambe le ragazze e che avrebbe alle spalle due episodi di molestie nei confronti di giovani donne. "Provai più volte a contattare i familiari di Chiara – ha aggiunto Mamma Marisa -, ma dall’altra parte non trovai disponibilità. Le cose avrebbero potuto andare diversamente? Si sarebbe potuto stabilire qualche legame in più tra Cristina e Chiara? Inutile chiederselo adesso e poi ovviamente ognuno ha tutto il diritto di fare le scelte che ritiene più opportune, specialmente in momenti così tragici. Ora penso al presente. Spero che la famiglia Bolognesi possa avere risposte e spero che di risposte ce ne siano anche per me".

La salma verrà riesumata oggi, dopo di che verranno disposti gli accertamenti che potrebbero portare a individuare tracce in grado di ricondurre a un omicidio e, magari, al suo autore. Che magari potrebbe essere lo stesso che ha deciso in maniera tragica anche la sorte di Cristina Golinucci. "La notizia che più mi ha colpita – è stato il commento dell’avvocata Barbara Iannuccelli – non è stato tanto la riapertura delle indagini, che so bene può essere un fatto tecnico. No, dal mio punto di vista la vera ‘notizia shock’ è che ci sia una nuova, inedita, pista investigativa da seguire. Il riserbo al momento è massimo. Ma in cuor mio spero che questa sia la volta buona, chi si arrivi fino in fondo, fino alla verità sul destino di due povere ragazze che hanno perso la vita troppo presto e che meritano giustizia. Come le loro famiglie".