Riapre la Tazza d’oro, le gallerie si fanno spazio

I movimenti di fine anno in centro: dopo l’apertura di uno spazio espositivo imminente il trasloco dello storico bar pasticceria. Nuovi ingressi in periferia

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di Andrea Alessandrini

Non c’è ancora la certezza, ma l’anno commerciale in centro storico potrebbe chiudersi con l’attesa apertura di un nuovo esercizio pubblico, suggellando un 2022 in cui è divenuta ancora più marcata la trasformazione del nucleo antico cittadino in un fagocitante polo gastronomico e di pubblici esercizi con l’epicentro in alcune piazze della movida: del Popolo, Almerici, Guidazzi e piano piano anche piazza della Libertà. Piazza Almerici, ormai tutta riconsegnata alla città, entrerà nel novero con l’avvio dell’attività della ’Tazza d’oro’ nei locali sfitti da quando chiuse nel 2019 la storica oreficeria Valducci Comandini, in galleria Almerici, all’angolo tra corso Mazzini e la piazza.

La Tazza d’oro è uno dei bar pasticceria storici del centro fin dagli anni Sessanta trasmesso di gestione in gestione ma sempre conservando il nome. Aveva chiuso il locale nel porticato di corso Mazzini qualche mese fa e nelle vetrine del nuovo stabile dove avverrà il trasloco ha affisso manifesti che annunciano lapertura imminente. "Siamo ormai in dirittura d’arrivo – informa il titolare Bryan Valentini affiancato dalla madre nella gestione e che conduce anche un esercizio pubblico a Pievesestina – potremmo inaugurare anche prima di fine anno, o subito dopo l’inizio del 2023. Speriamo di poter avere presto il dehors all’esterno". Si abbinerebbe a quello del prospiciente Babbi Caffè aperto nel 2017 nel palazzo del Ridotto.

Dicembre non è un mese propizio all’apertura di attività, ma non esistono più tempistiche consolidate nel caleidoscopio del turno over dei negozi: un tempo le saracinesche si alzavano perlopiù a inizio d’anno, ora è un via vai continuo. Più un vai di un via, purtroppo. La prestigiosa label di moda Martino Modali, ad esempio, ha aperto a dicembre nel 2020 nei locali che erano stati liberati dall’oreficeria Guardigli, concessionario Rolex nell’agosto dello stesso anno, solo per citare un arrivo e un addio eccellenti.

"In questi ultimi mesi dell’anno – spiega l’agente immobiliare Marilena Cecchini veterana del centro storico – si registra una certa stasi. Il settore del commercio al dettaglio è in difficoltà, in particolare l’abbigliamento, ma c’è chi vuole aprire e aspetta l’occasione giusta, a un canone sostenibile: le richieste maggiori ci sono per bar e ristoranti, ma si sono registrare anche aperturedi negozi di abbigliamento e del settore artistico. Nel 2023 dovremo attenderci nuovi pubblici esercizi, ormai imperanti".

In via Zeffirino Re una ventata d’aria nuova l’ha portata il nuovo spazio espositivo Damasco Art Exibition ideato dalla Galleria Damasco Oggetti d’Arte,che promuove eventi continui di arte moderna e contemporanea, mostre, esposizioni, battiture d’asta, inaugurato a fine novembre. È il terzo spazio aperto dopo la Galleria Damasco in via Fra Michelino e Damasco Design di via Mura Barriera Ponente. Le imprese del settore artistico sono cresciute in centro storico: in piazza Guidazzi nel 2021 ha aperto ’Ettore Mildwin Art’.

In piazza della Libertà, dopo l’apertura del primo Carrefour di Cesena si attendono altri segnali di ripopolamento, così come al Foro Annonario dove nel 2022 di nuovo c’è stato l’ingrandimento del Conad da 250 a 400 metri, inaugurato in agosto. In corso Mazzini, vetrina dello shopping, in giugno ha aperto Plt puregreen che vende energia elettrica a fonti rinnovabili, gas e servizi a valore aggiunto.

Qualche segnale di vivacità arriva anche dalla periferia con il cambio di gestione alla pizzeria la Meridiana di Macerone, l’aperrura a San Giorgio della pasticceria Grelicious e la nuova conduzione del bar Hemingway a San Mauro in Valle, gestito da un ventenne cinese.