"Riaprire le palestre a maggio? Una beffa"

I corsi online e le attività all’aperto non bastano a sorreggere le strutture. E ora si teme che una ripresa tardiva sia vanificata dalla stagione estiva

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Chiusi, da ottobre ad oggi. Un settore tra i più colpiti quello del fitness, completamente messo in ginocchio dal Covid. Ma ora si aspetta che venga fissata una data di apertura per palestre e piscine che sembra comunque slittare a dopo il 30 aprile. "Riaprire a maggio sarebbe una beffa – dice Francesca Sirri titolare della palestra Champions River di Cesena -, perché a maggio inizia la stagione estiva e la gente non frequenta le palestre. In più le persone, dopo tanti mesi di inattività, si sono in parte disabituati alle sale fitness, molti hanno iniziato attività online e continueranno con quella modalità, anche se essere seguiti da un istruttore è tutta un’altra cosa. Abbiamo investito tantissimo sulle misure anti Covid: tra plexiglass, sanificazioni, ingressi contingentati, corsi ridotti, mascherine, gel, carta, siamo sui 17mila euro di spesa". Ristori insufficienti quelli ricevuti fino ad ora dagli operatori del settore per coprire il danno economico subito, la cosa fondamentale, ora, è che le riaperture siano definitive.

"Noi non vediamo l’ora di ricominciare ad allenare – dice Alessandro Lucchi titolare assieme a Eugenio Bosi della palestra Urban Fitness a Cesenatico e del progetto Wellness Project –. Al momento riusciamo solo a fare attività online, altro non si può fare. La speranza è di riaprire il prima possibile e che si possa dare continuità al nostro lavoro. Se ancora ad ottobre ci dovessero essere nuove chiusure si rischia di saltare per aria".

Solo chi ha una platea online davvero ampia come Luca Piancastelli, presidente di Functional Move, le cui lezioni e i progetti formativi con la scuola Asc sono seguiti anche a Roma, Pescara, Pordenone, Cagliari e persino dalla Sicilia è riuscito a dare un supporto pieno ai propri atleti e ad allargare gli orizzonti. "Sarebbe sciocco dire che va tutto benissimo, ma lasciamo da parte le critiche al governo per un momento, – dice Piancastelli -. I supporti online ci hanno permesso di continuare a erogare il servizio di formazione agli istruttori e gli allenamenti agli allievi. Ogni giorno proponiamo lezioni di gruppo online in diretta con presenza costante di insegnanti, personal training (fino a 40 ore la settimana), abbiamo iniziato un progetto formativo online per insegnanti a costo contenuto e ogni mese propongo una sorta di challenge, una sfida sportiva gratuita, tramite i social dove tutti possono partecipare e l’adesione è da tutta italia. Il commento dei corsisti è che le lezioni spesso sono più dure che in presenza: qualcuno ci ringrazia e qualcun altro non vede l’ora di tornare in palestra".

E in attesa di una riapertura, e con la stagione che volge al bello, gli operatori delle palestre attendono un’Emilia Romagna arancione per tornare ad insegnare all’aria aperta. "Finché si poteva utilizzavo tutti gli spazi verdi attorno a casa per le mie lezioni – spiega Giorgia Faggi che ha fondato il centro Mandala Yoga di Cesena -, lo yoga è una disciplina completa in cui si va non solo a muovere il corpo ma anche la mente e credo che fermare queste attività non abbia giovato".