Ridracoli, buone notizie ‘a cascata’ Bernabè: "Rubinetti sicuri anche in estate"

In questo momento l’invaso conta 33 miliardi di litri. Il presidente di Romagna Acque: "Effetto delle piogge e della neve, acqua garantita a tutti fino alla Riviera". Ma avverte: "La siccità resta un problema per l’agricoltura, servono nuove dighe".

di Oscar Bandini

Finalmente la diga di Ridracoli sta tracimando. Il lago contiene oltre 33 milioni di metri cubi – significa 33 miliardi di litri d’acqua – hanno raggiunto la quota agognata di 557,30 metri sul livello del mare poco prima delle 22 di venerdì. Acque che lentamente e poi sempre più copiosamente bagnando il grande muro ad arco si gettano sul Bidente lambendo il Mulino di Sopra o della Teresona. Un momento che il presidente di Romagna Tonino Bernabè accoglie con soddisfazione.

La tanto temuta siccità è alle spalle?

"Calma, bisogna sempre distinguere tra meteo e clima, tra la breve e la lunga distanza dei fenomeni. In questo caso, il combinato disposto di piogge e scioglimento delle nevi che coprono ancora abbondantemente il crinale dell’Appennino tosco-romagnolo hanno piano piano riempito il lago".

C’è acqua per tutti?

"Certo, questo ci permetterà di garantire a tutti i comuni, compresi quelli costieri, il rifornimento idrico fino alla fine dell’estate. Inoltre confidiamo ancora nelle piogge di primavera per mettere in totale sicurezza il sistema ricaricando le falde che si sono abbassate a causa della siccità, dopo l’estate più calda degli ultimi 80 anni".

È un quadro positivo, quindi. Perché mette dei dubbi?

"Perché quello che preoccupa noi gestori è la percezione sbagliata dell’opinione pubblica che quando arriva un’alluvione o piove molto si dimentica subito che esiste un problema serio come i cambiamenti climatici che non possono più essere considerati più eventi eccezionali. Basta vedere la situazione del Po e dei grandi laghi del nord-ovest, per non parlare dello scioglimento dei ghiacciai".

La sua preoccupazione è per l’agricoltura?

"Noi siamo a valle e quindi se i territori del nord trattengono le acque per le loro esigenze potabili e produttive, arriva meno acqua al Po e quindi al Cer con il rischio di conseguenze per l’agricoltura. Servono 50 giorni di piogge ininterrotte per tornare alla normalità".

Torniamo a Ridracoli.

"La diga ha tracimato nel 2017 l’8 marzo, ed era un anno siccitoso. Nel 2018 era il 3 febbraio, nel 2019 il 12 maggio e il 21 dicembre, mentre nel 2020 il 31 marzo, nel 2021 il 23 gennaio e l’anno scorso siamo stati vicini allo sfioro ma senza tracimazione".

Per quanto riguarda le piogge?

"Nel 2017 abbiamo avuto 1.188 millimetri. Negli anni successivi sempre di più, con un picco di 1.823 del 2019. Poi arriviamo al 2022: solo 1.165 millimetri, dunque l’anno scorso è stato quello con meno piogge".

Si ripropone quindi il problema di nuovi bacini di accumulo in Romagna?

"Certo. Ci sono ricette per migliorare l’utilizzo dell’acqua: riuso, manutenzione delle reti, interconnessioni di sistema, depurazione e desalinizzazione. Ma servono anche nuovi invasi anche ad uso plurimo".

E in Romagna?

"Il protocollo d’intesa firmato a Rimini lo scorso maggio da tutte le istituzioni romagnole prevede anche di mettere in sicurezza il sistema idrico integrato romagnolo con un ulteriore accumulo di 20 milioni di metri cubi di acqua favorendo pure la costruzione di una diga in Appennino. Gli studi ci sono e confidiamo di poter passare a una fase di progettazione esecutiva in accordo con la Regione e le amministrazioni locali coinvolte con corsie autorizzative veloci".

Pensa al fiume Rabbi?

"Non solo, anche alla valle del Tramazzo con la costruzione di uno sbarramento nell’adiacenza dell’asta fluviale di 200-250 mila metri cubi. Le risorse ci sono già e anche l’accordo con i due comuni di Modigliana e Tredozio, il Consorzio di Bonifica della Romagna occidentale ed Hera. Per il Rabbi c’è l’accordo anche con il Comune di Premilcuore per prolungare la galleria di gronda del Fiumicello al Rabbi per captare 8 milioni di metri cubi d’acqua. Il resto è ancora da decidere".